Pipe, cornamuse e strumenti a fiato, incisioni e lettering: tre casi di successo di giovani tornati ai vecchi mestieri di una volta.

Liutai, pipai, calligrafi. I ventenni e i trentenni di oggi riscoprono sempre di più i vecchi mestieri, spinti dalle difficoltà economiche causate da pandemia e lockdown e dal desiderio di un lavoro sostenibile, autonomo e meglio remunerato. La crisi si è trasformata in una buona opportunità per tanti giovani alla ricerca di un lavoro, che hanno visto nel “fatto a mano” una seconda possibilità.

Pipe, legno, strumenti: i vecchi mestieri riscoperti

L’arte di creare manufatti attraversa tutta l’Italia. A Verona c’è Michele Brentegani che ha lanciato Brentegani Pipe, bottega di pipe artigianali che sono autentici “gioielli di raffinatezza ed eleganza”. I pezzi sono unici e in alcuni casi davvero pregiati, come la sua freehand in radica con inserto in corno di bue e bocchino in ebanite.

Testardaggine, pazienza, tenacia e soprattutto umiltà sono le qualità che si imparano lavorando – scrive Michele sui social, quelle che servono per creare qualcosa di unico e semplice ma straordinario come la natura”.

Available www.lepipe.itThree unique pieces part of the exclusive collection I’ve created for LePipe.it From left to…

Posted by Brentegani Pipe on Monday, June 14, 2021

Brentegani costruisce 250 pipe di alta gamma all’anno e vende le sue collezioni ai rivenditori di tutto il mondo su Lepipe.it. E pensare che Michele ha trasformato quasi per caso questo hobby in una professione: appassionato di fantasy, all’inizio voleva semplicemente riprodurre la pipa di Gandalf.

Dal Veneto alle Marche il passo è breve. A San Severino, in provincia di Macerata, operano Luca e Mauro Paciaroni con la loro Artisan. I fratelli hanno rilevato un emporio chiuso da tempo e l’hanno trasformato in un laboratorio di ferramenta, artigianato e prodotti tipici a chilometro zero.

I due si sono divisi i compiti. Luca è appassionato di musica antica e costruisce cornamuse e strumenti a fiato. Non solo: lavorando il legno, restaura e si è specializzato in una produzione limitata di pipe originali (fatte con materiali pregiati e decorate al pirografo), cassette, quadri, confezioni, strumenti da lavoro, manici di coltelli e qualsiasi idea gli venga in mente.

Un liutaio lavora il legno
Il ritorno dei vecchi mestieri: il liutario e l’amanuense

Mauro Paciaroni ha invece recuperato la “bella scrittura”. Un passato da writer e graffitista urbano, ha iniziato ad appassionarsi al lettering, lo studio dei caratteri tipografici e di come elaborarli. Ha quindi aggiunto allo “spaccio” di Artisan una sezione di calligrafia, dove fa l’amanuense e pratica incisioni. In aggiunta, costruisce pure la carta e gli inchiostri seguendo i metodi di lavorazione medioevali.

L’arte dello scrivere in forma elegante e regolare non è più un tesoro coltivato e custodito da una sparuta minoranza. Maria Valentinuzzi, trentenne di Gemona del Friuli appassionata di scritture gotiche, organizza corsi di insegnamento di bella grafia presso lo Studio Vellum di Cividale.

Tornano i vecchi mestieri di una volta: la calligrafia

Laureata in Storia e tutela dei beni culturali e librari all’Università di Udine e fan dei Rammstein, Valentinuzzi insegna come scrivere bene a chi deve fare concorsi o redigere atti a mano. Inoltre crea poesie, partecipazioni, biglietti motivazionali e pergamene per gli sposi.

Quando un cliente ha le idee chiare sicuramente il lavoro procederà speditamente, come in questo caso!Mi è stata…

Posted by Maria Valentinuzzi on Monday, May 24, 2021

Le parole d’ordine per i suoi “muri di lettere” sono leggibilità, semplicità ed eleganza. Durante la quarantena, non è rimasta con le mani in mano: si è specializzata nel disegno seguendo i tutorial di Alice Loves Drawing e ha implementato nella calligrafia le tecniche apprese. Perché la pigrizia è al bando: non si deve mai smettere di imparare.

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ultimo aggiornamento: 13-07-2021


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