Tra i cosiddetti “fringe benefits” delle imprese per i propri dipendenti, spicca il rinnovato voucher smart working: ecco cosa si potrà acquistare.

Lavorare da casa durante e dopo la pandemia ha costretto migliaia di persone a trasformare stanze e camere da letto in un ufficio. Un aiuto arriva grazie al rinnovato voucher smart working, che raddoppia il bonus destinato agli smart workers. I mobili per l’arredo di un ufficio per chi lavora da casa sono inclusi tra i cosiddetti “fringe benefits” da spendere in beni e servizi che l’azienda riconosce ai dipendenti. Il supporto è da 516 euro totali per tutto il 2021.

Voucher smart working: 516 euro per tutto il 2021

Il voucher smart working è inserito tra le novità del Decreto Sostegni bis, convertito in legge il 21 maggio scorso. La cifra del supporto raddoppia: si passa da 258,23 euro a 516,46 euro a dipendente. Il datore di lavoro può versare questa quota, esentasse, per il lavoro agile dei propri dipendenti e collaboratori.

L’agevolazione ha la missione di “migliorare le condizioni lavorative anche a chi si trova a sposare le proprie attività tra le mura domestiche”. L’articolo 6 del Decreto pone un duplice scopo. Da un lato, permettere la riorganizzazione degli spazi abitativi per tutelare salute e sicurezza dei lavoratori. Dall’altro, supportare il settore dell’arredamento per uffici, pesantemente danneggiato dalla crisi economica causata dalla pandemia.

uomo in smart working con gatto
Un dipendente in smart working col suo gatto

I dipendenti che vogliono sfruttare il voucher smart working per l’acquisto di scrivanie, sedie, lampade e altri accessori devono rivolgersi alla propria azienda. L’impresa a quel punto ha due alternative:

  • acquistare direttamente l’arredamento e consegnarlo a domicilio ai dipendenti, deducendo poi le spese sostenute;
  • distribuire i voucher con il plafond ai dipendenti, utilizzando le piattaforme di welfare aziendale.

Gli arredi che si possono acquistare includono:

  • sedie ergonomiche;
  • scrivanie regolabili;
  • illuminazione;
  • scaffali;
  • accessori e complementi di arredo.

Assufficio approva i voucher per smart working

Assufficio, l’Associazione nazionale delle industrie del mobile per il workplace, si è espressa a favore dell’ampliamento del voucher smart working. “Sarà possibile anche acquistare una seduta ergonomica, una scrivania per lo smart working – spiega il presidente Gianfranco Marinelli, con la conseguenza che si contengono i rischi per la salute del singolo e, al contempo, l’arredo ufficio che in questo periodo ha sofferto più di altri, registrando un -20% di fatturato alla produzione, può ampliare la propria platea di clienti ed entrare con prodotti specifici anche nelle case di tutti i lavoratori in smart working”.

L’ufficio tecnico di FederlegnoArredo fa sapere che ad oggi, soprattutto a causa della scarsa informazione, pochissime aziende, specie quelle più piccole, hanno utilizzato il voucher smart working. L’auspicio dell’associazione è che la norma venga estesa anche nel 2022 e sia pure incrementato l’importo del contributo, innalzando il plafond a 1.000 euro.

Il futuro degli uffici è molto incerto – aggiunge Marinelli –. Tuttavia, anche se diminuiranno gli spazi destinati alle sedi delle aziende, credo che questo calo potrà essere compensato da nuovi fenomeni, come appunto quello dello smart working, e anche del co-working. Il mondo del lavoro è cambiato ed è chiaro che anche quello delle attrezzature per il lavoro debba cambiare”.

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ultimo aggiornamento: 17-06-2021


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