L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha valutato 51 aziende ospedaliere e aziende ospedaliere-universitarie: ecco quali sono le migliori.
Dopo la World’s Best Specialized Hospitals, Agenas ha stilato la classifica annuale dei migliori ospedali italiani. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha valutato le performance manageriali di 51 aziende ospedaliere e aziende ospedaliere-universitarie: sono 13 gli ospedali che nel 2024 (i dati sono aggiornati al 2023) ottengono un risultato complessivo buono e la maggior parte si trovano al Nord. Gli altri 25 hanno uno score intermedio e i restanti 13 migliorabile.
I migliori ospedali italiani per l’Agenas
L’analisi di Agenas prende in considerazione 27 indicatori classificati in 4 aree (accessibilità, processi organizzativi, sostenibilità economico-patrimoniale e investimenti) ai quali si aggiunge il nuovo parametro del personale. A questi marker principali si sommano 10 sub-aree specialistiche, che vanno dai tempi di attesa per gli interventi al rinnovo tecnologico. Le aziende sanitarie sono state suddivise in cluster in base al numero di cittadini presi in carico: meno di 250mila abitanti, tra i 250mila e i 400mila, trai i 400mila e i 700mila, oltre i 700mila.
Le prime cinque aziende ospedaliere al vertice della classifica sono il Santa Croce e Carle di Cuneo, l’AOU di Padova, il Policlinico Tor Vergata di Roma, il Sant’Andrea ancora di Roma e il Policlinico San Matteo di Pavia. Subito dopo si piazzano con livelli alti di performance il Mauriziano di Torino, il San Luigi di Orbassano, le AOU di Verona, Modena, Pisana, Careggi e Senese e il Policlinico Sant’Orsola di Bologna.
L’accessibilità fa riferimento al rispetto dei tempi d’attesa per alcuni interventi chirurgici (di cui quattro per tumori) e al pronto soccorso, ovvero il tempo di permanenza e gli abbandoni. In questo caso, le migliori prestazioni sono quelle di Padova, San Matteo, Santa Croce e Carle, Careggi di Firenze e Verona, tutti concentrati al Nord tra Piemonte, Veneto, Lombardia e Toscana.
I processi organizzativi valutano l’appropriatezza, l’efficienza e l’attrattività. In quest’area le performance migliori sono di Santa Croce e Carle, Ordine Mauriziano e San Luigi Gonzaga di Torino, Careggi e Tor Vergata, unica struttura non del Nord. Per la sostenibilità economico-patrimoniale, c’è un peggioramento complessivo a livello nazionale, specie nella sub-area dei costi operativi; gli unici risultati positivi sono di Santa Croce e Carle, Padova, San Matteo di Pavia, Ospedale Maggiore della Carità di Novara, Sant’Orsola e Policlinico di Bologna.
Agenas, la classifica dei migliori ospedali per 4 aree
La situazione tra Nord e Sud è completamente opposta per gli investimenti: le performance migliori si riscontrano nel Mezzogiorno, in particolare in Campania dove tutte le aziende raggiungono un buon punteggio di performance, con una punta di eccellenza a Roma al Sant’Andrea e a Tor Vergata. Le aziende campane sono il Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e l’Ospedale dei Colli di Napoli.
Nell’approfondimento sul personale medico ed infermieristico, le tre aziende con le migliori performance (per ore lavorate) sono Santa Croce e Carle, Padova e Sant’Andrea di Roma. Nel caso specifico del Santa Croce e Carle e del Sant’Andrea, le ore lavorate rispettivamente dal personale infermieristico e dalla dirigenza medica superano il fabbisogno massimo. A Padova, invece, le ore lavorate sia dai dirigenti che dagli infermieri superano il valore di fabbisogno massimo.
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ultimo aggiornamento: 4 Gennaio 2025 11:27