È stato adottato da una famiglia di Roma il randagio che lo scorso novembre è stato vittima di un feroce atto di crudeltà nel salernitano.
È stato adottato da una famiglia romana Blanco, il cane torturato con l’olio bollente a Sala Consilina, in provincia di Salerno. Il randagio di piccola taglia avrà una casa nella Capitale dopo l’episodio di estrema crudeltà accaduto lo scorso novembre, quando l’animale è stato aggredito da una persona ancora ignota che lo ha coperto d’olio bollente, causandogli ustioni gravissime su tutto il corpo.
Blanco il cane del terminal ora ha una famiglia
Dopo aver combattuto tra la vita e la morte per diversi giorni, Blanco è stato preso in cura da una clinica veterinaria grazie all’intervento dei volontari della sezione dell’Oipa (l’Organizzazione internazionale protezione animali) di Vallo di Diano. Il cane, diventato una mascotte tra i pendolari e gli studenti di Sala Consilina che ogni mattina affollano il terminal bus del paese, è stato ricoverato d’urgenza e ha seguito un lungo percorso di recupero.
Le cure, fondamentali per salvargli la vita, sono durate due mesi tra medicazioni quotidiane, somministrazione di antidolorifici e terapie ricostruttive per cicatrizzare gli strati di pelle gravemente ustionati. In questo periodo è stato fondamentale l’operato della dottoressa Doris Salluzzi, veterinaria salernitana che ha deciso generosamente di coprire tutte le spese mediche per la riabilitazione di Blanco.

Diffusa la notizia dell’aggressione e del ricovero, l’Oipa ha ricevuto numerose richieste di adozione da tutta Italia. Alla fine Blanco è stato adottato da una coppia di Roma e potrà finalmente vivere in pace e serenità. “Dopo un’attenta valutazione, abbiamo scelto la famiglia più adatta per lui – spiega all’Ansa Enrica Ferricelli, responsabile locale dell’Oipa –. Siamo felici che Blanco sia finalmente sereno ed abbia trovato una famiglia dove potrà essere amato e curato. Grazie di cuore a quanti hanno contribuito a salvarlo”.
Per fortuna, la vicenda di Blanco si è conclusa con un lieto fine. La legge 189 del 2024 sul maltrattamento degli animali e il ritiro della patente per l’abbandono inserito nel nuovo Codice della strada sono passi necessari ma non ancora del tutto sufficienti per rafforzare la tutela. Al momento l’uccisione non necessaria di un animale è punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, che possono diventare 4 se l’animale viene seviziato.
Maltrattamento animali, nuova legge in vigore
Oltre che per il maltrattamento e l’uccisione, la legge 189 del 2024 inasprisce le pene anche per chi organizza spettacoli e manifestazioni con sevizie e strazio per gli animali, per la violazione del divieto di combattimenti o di competizioni non autorizzate, per chi partecipa a qualsiasi titolo a questi eventi, per chi uccide o danneggia animali altrui.
Sono previste aggravanti se questi reati sono commessi alla presenza di minori, nei confronti di più animali o se vengono documentati e diffusi via web. “La speranza è che la storia del nostro piccolo amico Blanco – aggiunge Ferricelli – possa essere un monito contro la violenza sugli animali, un crimine che non deve essere tollerato”.
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ultimo aggiornamento: 20 Gennaio 2025 17:44