Un triste primato in Italia: aumento delle morti per cocaina e uso di antidepressivi tra i giovani preoccupa esperti e opinione pubblica.
In Italia, il 2024 evidenzia una situazione allarmante con il record di decessi legati alla cocaina e un crescente abuso di antidepressivi tra i giovani. Questi dati emergono dalla Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, sollevando preoccupazioni tra esperti e media. Il noto giornalista Vittorio Feltri ha commentato il fenomeno, sottolineando la gravità del problema e il paradosso di una società che, mentre combatte il traffico di droga, non controlla adeguatamente l’uso di psicofarmaci prescritti. Feltri evidenzia come il disagio giovanile sia diventato un vero e proprio mercato, alimentando un ciclo pericoloso di dipendenze e distruzione personale.
La drammatica crescita del consumo di cocaina e psicofarmaci tra i giovani italiani
Il rapporto annuale sulle tossicodipendenze in Italia ha rivelato un preoccupante aumento delle morti legate all’uso di cocaina e un abuso crescente di psicofarmaci tra i giovani. I dati mostrano che ben 510.000 giovani hanno fatto uso di psicofarmaci senza prescrizione, con 180.000 tra i 15 e i 18 anni. Queste cifre, definite ‘da brividi’ da Vittorio Feltri, indicano un problema profondo che necessita di attenzione immediata. Il giornalista, nel suo editoriale su Il Giornale, ha messo in luce la gravità della situazione, sottolineando come molti giovani trovino facile accesso a queste sostanze.

L’analisi di Vittorio Feltri: una società che ignora il vero pericolo
Vittorio Feltri ha commentato duramente il fenomeno, puntando il dito contro la facilità con cui i giovani possono accedere agli psicofarmaci. Secondo Feltri, mentre la cocaina richiede sforzi e rischi per essere acquistata, gli antidepressivi vengono spesso somministrati su prescrizione, con un’approvazione implicita da parte di medici e genitori. Questo paradosso, secondo il giornalista, riduce la percezione del pericolo legato all’abuso di psicofarmaci, trasformando il disagio giovanile in un business redditizio che mina la salute mentale e fisica delle nuove generazioni.
Il paradosso della guerra alla droga e la sottovalutazione degli psicofarmaci
Feltri ha espresso la sua opinione sul paradosso di una società che combatte gli spacciatori di strada ma ignora ‘gli spacciatori in camice bianco’. Questa affermazione evidenzia la necessità di una riflessione profonda su come la società gestisce il disagio giovanile. Il giornalista critica la tendenza a prescrivere ansiolitici ai giovani come soluzione immediata ai loro problemi emotivi, definendola una ‘resa’ piuttosto che una cura. Feltri conclude affermando che il disagio giovanile è diventato un mercato, in cui le emozioni vengono trattate come disturbi da sopprimere, indicando una pericolosa deriva sociale che richiede interventi urgenti e mirati.
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ultimo aggiornamento: 26 Giugno 2025 13:41