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La checklist del fatturato derivante dal marketing digitale: stai facendo davvero il massimo per il tuo e-commerce?

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Essere presenti sul web è oggi una necessità; sviluppare una corretta presenza digitale, tale che la propria azienda possa essere trovata al momento giusto dal target più appropriato, è invece una priorità.

In breve, aprire un sito per dare alla propria offerta di beni e servizi una visibilità online, oltre che offline, non basta a garantire che il portale abbia il giusto numero di visitatori, da convertire in clienti. Da qui, si spiega la necessità di coinvolgere un team come quello dell’agenzia SEO PosizioneUno, formato da esperti (da oltre 10 anni) nelle più moderne strategie di SEO, link building e visibilità organica, con ovvie ricadute positive sul fatturato. Con il supporto più appropriato, il proprio sito avrà tutti i principali requisiti per essere appetibile per Google, migliorando dunque il proprio posizionamento, e per i propri visitatori, tra cui si nascondono certamente futuri clienti.

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Puntare sull’e-mail marketing

Una strategia di digital marketing capillare ed efficiente deve prevedere un’oculata campagna di e-mail marketing. L’efficienza di questo sistema, se opportunamente sfruttato, garantisce un rientro di oltre il 120% del capitale investito, rivelandosi prezioso in tutta una serie di momenti chiave del processo di fidelizzazione e conversione del cliente.

Infatti, un’e-mail appropriata per dare il benvenuto al nuovo iscritto alla mailing list, o per offrire un codice sconto o, ancora, per fare da reminder all’utente che aveva abbandonato il carrello di acquisto senza chiudere la transazione, si rivela estremamente efficace per rafforzare il rapporto tra azienda e cliente, e contestualmente ridurre le vendite perse.

Curare il proprio sito per tutti i dispositivi

Il portale aziendale deve essere sempre accessibile e fruibile con facilità da tutti gli utenti che lo desiderino. Aggiornare i suoi contenuti e mantenere il suo design in linea con le tendenze del momento, senza perdere nulla in termini di accessibilità e facilità di navigazione sono delle priorità di cui occuparsi per migliorare la propria presenza digitale.

Un occhio di riguardo va riservato all’ottimizzazione del sito per i dispositivi mobili: si tratta di un’azione ormai necessaria, considerando la grandissima diffusione di smartphone e tablet usati per la navigazione e gli acquisiti di beni e servizi. Tenendo presente questa enorme diffusione e la rapidità che la navigazione su dispositivo mobile richiede, ottimizzare il proprio sito rendendo più fluida l’esperienza dell’utente garantirà un maggior numero di visite e una migliore permanenza dei visitatori sul portale: sono tutte ovvie premesse a un tasso di conversione e di vendita maggiore.

Snellire la gestione del carrello

Prendendo come esempio specifico un portale di e-commerce, spesso gli utenti, riempito il carrello, finiscono per abbandonare l’acquisto, generando dunque una perdita della vendita per l’azienda. Identificare correttamente le cause che portano a desistere dall’acquisto è essenziale per migliorare l’esperienza dell’utente e dunque garantire quella navigazione ottimale e fluida che, con una maggiore probabilità, conduce il visitatore all’acquisto finale.

Ad esempio, spesso a distrarre o indisporre l’utente è un alto numero di campi da compilare obbligatori, così come l’obbligo stesso di registrazione al sito. Snellire le operazioni di checkout, creando una pagina essenziale ma completa, con pochi pulsanti sapientemente disposti e con la possibilità di proseguire con i propri acquisti sono tutti utilissimi incentivi da utilizzare per favorire gli acquisti e dunque incrementare il proprio fatturato.

Non trascurare i social network

Il primo punto che è possibile flaggare in una lista essenziale di cosa fare per migliorare la propria presenza digitale riguarda una delle componenti oggi più importanti del web: i social network. Essere visibili sul web oggi vuol dire non ignorare i principali social, quali Facebook, Instagram e Twitter, ponendo particolare attenzione ai diversi linguaggi che questi tre esempi richiedono e ai diversi utenti che è possibile intercettare su ciascuna piattaforma.

La logica conseguenza è che la creazione di un contenuto da condividere deve essere pensata per ogni singolo social, perché adatta soltanto a un particolare segmento di pubblico: i social network non sono dunque interscambiabili e, ad esempio, lo stesso utente che apprezza un contenuto su Instagram potrebbe essere portato a ignorarlo su Facebook o Twitter.

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ultimo aggiornamento: 13 Gennaio 2023 17:09

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