La contraccezione potrebbe cambiare volto, con il lancio del pillolo, il farmaco dedicato agli uomini: gli studi condotti in merito.
Per anni, la contraccezione è stata un terreno quasi esclusivamente femminile. La donna ha sostenuto il peso di una responsabilità che, in ottica di parità , dovrebbe essere condivisa. Ad oggi, gli uomini hanno a disposizione soltanto due opzioni: il preservativo, dispositivo caratterizzato da una efficacia limitata e da un uso occasionale e la vasectomia, scelta irreversibile e, per questo, poco considerata. La scienza, però, sta cercando di colmare questo squilibrio, con l’arrivo del “pillolo“, la pillola anticoncezionale pensata per l’uomo.
Il pillolo, la contraccezione al maschile
Uno studio condotto su 5.000 uomini sessualmente attivi e pubblicato sulla rivista Andrology ha rivelato che oltre il 60% degli intervistati sarebbe disposto ad assumere una pillola contraccettiva maschile, anche se, al momento, ci si trova ancora in fase sperimentale: non esiste, infatti, al momento un farmaco con tali caratteristiche approvato in commercio.

L’Università del Minnesota ha – di recente – presentato uno dei progetti più promettenti: il YCT-529, farmaco senza ormoni che impedisce la produzione di spermatozoi senza alterare la fertilità a lungo termine. Pubblicata su Communication Medicine, la ricerca ha acceso l’interesse della comunità scientifica e segnato un possibile punto di svolta.
In sperimentazione, poi, c’è anche l’impianto Adam, idrogel non ormonale che, inserito nei condotti spermatici, blocca il passaggio degli spermatozoi, con un effetto reversibile, della durata di circa due anni: opzione sicuramente meno invasiva rispetto alla vasectomia.
Responsabilità condivise nella sfera sessuale
Mettere a disposizione contraccettivi anche ad un pubblico prettamente maschile permette, dunque, di ridefinire i ruoli all’interno delle relazioni.
Ridurre il carico fisico ed emotivo sulle donne e permettere agli uomini di avere un ruolo attivo nella pianificazione familiare rappresenta, come è facile da immaginare, una trasformazione culturale profonda.
Se il “pillolo” dovesse davvero arrivare sul mercato, rappresenterebbe molto più di un farmaco: diventerebbe, infatti, il simbolo di una nuova consapevolezza condivisa sul piano della sessualità , che andrà , col tempo, ha ridefinire gli stereotipi di genere che, spesso, sono difficili da scardinare.
Riproduzione riservata © 2025 - LEO
ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2025 10:42