I Foodbusters sono volontari che in tutta Italia raccolgono il cibo rimasto ai rinfreschi, prima che venga buttato, e lo donano ai bisognosi.

La lotta allo spreco alimentare continua ad espandersi sempre di più. Ad avere un ruolo importante sono i Foodbusters che si occupano di salvare il cibo avanzato ai rinfreschi. Feste di laurea, battesimi, comunioni, buffet aziendali ma soprattutto matrimoni, dove i dati parlano di un terzo del cibo nemmeno toccato. E qui entrano in gioco gli acchiappacibo che fanno da ponte tra le feste con cibo da raccogliere e associazioni, soprattutto le mense sociali, che si occupano di donare un pasto a chi ne ha bisogno.

Come funziona l’attività dei Foodbusters

I banchetti delle grandi occasioni prevedono sempre una quantità di cibo maggiore rispetto a quella che poi viene effettivamente consumata. Il cibo che però non si mangia, e che il più delle volte è ancora in ottime condizioni, rischia di finire nella spazzatura. Grazie però a questi volontari il cibo avanzato può avere una nuova vita e aiutare chi non può permettersi un piatto caldo. In particolare gli acchiappacibo recuperano tutto ciò che non esce dalla cucina, che non viene nemmeno portato a tavola, oppure che torna indietro perché non è stato nemmeno sfiorato. L’obiettivo di quest’attività è, oltre all’ottica solidale, anche un risparmio economico e, in generale, per tutta la società. Sempre più sposi aderiscono al progetto e addirittura perfino le wedding planner chiamano i volontari.

sposi taglio torta nuziale
Matrimonio torta nuziale

Com’è nata l’idea degli acchiappacibo

A fondare l’associazione Foodbusters-gli acchiappacibo sono stati Diego Ciarlone e la moglie Simona Paolella. Quest’associazione è collegata ad altre realtà in tutta Italia e alla rete Food P.r.i.d.e (partecipazione, recupero, inclusione, distribuzione, educazione). La coppia di Ancona è riuscita subito a raccogliere circa quindici persone, che nella vita fanno altri mestieri lontani dal food, come volontari. Se infatti sta diventando sempre più frequente che imprese commerciali diano l’invenduto della giornata ai più bisognosi, sul fronte banchetti le cose sono meno organizzate. La speranza è che adesso, in un momento in cui l’Italia è leader nella lotta allo spreco alimentare, sempre più realtà e volontari si uniscano al progetto.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2022


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