Musicoterapia, approccio utile contro la depressione

Molti studi confermano l’importanza della musica nel trattamento della depressione. Pertanto la musicoterapia diventa uno strumento fondamentale, al fine di alleviare la sofferenza emotiva dei pazienti e permettere loro, dunque, di ritrovare la strada della guarigione.

Trattare la depressione con la musicoterapia

La musica si presenta come una forma d’arte che può diventare, a tutti gli effetti, un percorso terapeutico per il trattamento della depressione, un male che affligge sempre più persone in tutto il mondo.

Molti studi, in merito affermano che la musica può migliorare l’umore e permettere al paziente di ritrovare un equilibro sensoriale ed emotivo, anche nel caso delle donne incinte.

D’altronde, basti pensare che la Musicoterapia non è un’invenzione degli ultimi anni, bensì un un approccio approccio nato nell’antico Egitto, ma anche in Grecia e nella Roma antica, dove la musica era usata a scopi sia spirituali che terapeutici.

La nascita della figura del musicoterapeuta

Anche se la storia di questo approccio ha origine molto antiche, la figura della musicoterapeuta è di recente invenzione, in quanto solamente negli ultimi anni la terapia musicale ha avuto il riconoscimento di terapia complementare ed alternativa proprio per trattare i disturbi depressivi.

I generi più utilizzati, al fine di trattare la depressione da parte dell’esperto sono, ad esempio, la musica rilassante, quella ambient, la jazz, nonché la folk e la classica, in quanto si pensa che stimolino le varie aree del cervello, in particolare la memoria, il pensiero, il movimento e, infine, le emozioni.

Nel momento in cui ci si sottopone a questo tipo di terapia, si può fruire di diversi benefici, tra i quali possiamo annoverare il miglioramento delle funzioni cognitive, ma anche della mobilità fisica, nonché una drastica riduzione dello stress e una migliore gestione delle emozioni negative e del dolore.