Il governo Meloni potrebbe rivedere la figura del presidente del Consiglio: con il premierato potrebbe avere più poteri di quelli attuali.

Il termine premierato non ha ad oggi una definizione precisa e dunque potrebbe avere diversi significati. Si potrebbe intendere ad esempio l’elezione del premier da parte del popolo. Intanto tra le riforme costituzionali su cui lavora il governo Meloni c’è l’intenzione anche di rivedere la figura del presidente del Consiglio concedendogli più poteri rispetto a quelli previsti attualmente dalla Costituzione.

Cosa si intende con premierato

Tra le riforme costituzioni a cui punta il governo Meloni, oltre all’elezione diretta del presidente della Repubblica, si sta ipotizzando anche di fare acquisire più poteri al presidente del Consiglio rispetto a quelli previsti ad oggi dalla Costituzione. I costituzionalisti hanno spiegato più volte, però, che una definizione chiara del termine premierato non esiste. Potrebbe indicare, ad esempio, il potere di revocare i ministri da parte del presidente del Consiglio oppure un sistema nel quale quest’ultimo verrebbe eletto direttamente dal popolo senza la necessità della fiducia parlamentare. In questo caso si parla del premier come “Sindaco d’Italia”. Inoltre si parla anche di sfiducia costruttiva, ovvero l’impossibilità per le Camere di sfiduciare un governo se non viene data la fiducia ad un altro esecutivo.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Le differenze con il presidenzialismo

Con il termine presidenzialismo si intende una forma di governo in cui il presidente della Repubblica ha funzioni politiche, viene eletto dal popolo e ha una concentrazione maggiore di poteri. Ci sono però diversi tipi di presidenzialismo. Si va da quello americano, in cui non c’è il rapporto di fiducia tra Capo dello stato e Camere, a quello francese (detto anche semipresidenzialismo). Per quanto riguarda invece il premierato nel mondo esiste solo uno Stato in cui è stato applicato, ovvero Israele. Tuttavia l’esperienza è durata dal 1992 al 2002.

In Italia questo termine arriva per la prima volta nel progetto di riforma costituzionale della Bicamerale del 1997 voluta dal capo del governo Massimo D’Alema. L’esperienza non andò a buon fine. Nel 2006 si torna a parlare di premierato con una nuova proposta di riforma costituzionale voluta dal centro-destra. Chiamati a votare con un referendum costituzione gli elettori bocciarono il progetto. Infine nel 2020 l’ex premier Matteo Renzi aveva ipotizzato l’elezione diretta dal popolo del presidente del Consiglio.

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ultimo aggiornamento: 20-05-2023


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