In cosa consiste il riciclo creativo e come metterlo in pratica per attuare uno stile di vita basato sul riutilizzo degli oggetti.
I termini “riciclo” e “upcycling” sono talvolta usati in modo intercambiabile, ma i due processi sono, in realtà, non correlati e molto diversi l’uno dall’altro. In questo articolo, daremo un’occhiata a entrambi, evidenziando le differenze che intercorrono tra i due, spiegando anche perché ognuno è importante dal punto di vista ambientale.
Cos’è il riciclo?
Il riciclo è un processo industriale in base al quale gli oggetti sono trasformati in nuovi materiali e, quindi, utilizzati per realizzare nuovamente lo stesso prodotto (come una lattina per bevande) o un altro prodotto (come un oggetto di plastica).
I materiali riciclabili sono raccolti da case, proprietà commerciali, industriali o centri gestiti dal comune – e portati in un impianto di riciclo. Qui, i materiali riciclabili sono ordinati in tipologie e, poi, scomposti e utilizzati per creare nuovi materiali.
![Riciclo ed ecosostenibilità](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2023/03/SH_riciclo_citta_green_ecosostenibilita-1024x683.jpg)
Alcuni materiali sono riciclabili al 100% (ad esempio alluminio e vetro) mentre altri sono riciclabili ma non totalmente, perché diventano più deboli attraverso il processo di riciclo (ad esempio plastica e carta).
Nel caso della plastica e della carta, i materiali riciclati vengono mescolati con materiali freschi per creare nuovi prodotti.
Cos’è l’upcycling?
A volte indicato come “riciclo creativo“, l’upcycling è completamente diverso dal riciclo. Mediante questa attività, infatti, si punta alla realizzazione di mobili e oggetti nuovi, partendo da cose vecchie o usate o materiale di scarto.
Quindi, l’upcycling non ha nulla a che fare con il processo industriale di riciclo ed implica avvalersi un oggetto che, altrimenti, diventerebbe uno scarto o andrebbe sprecato, per poi migliorarlo – in qualche modo – e renderlo nuovamente utile.
Un oggetto comunemente riciclato è un mobile vecchio e fuori moda che può essere trasformato rapidamente e con successo attraverso un processo di levigatura, verniciatura e l’aggiunta di nuove maniglie.
![Riciclo](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2023/03/SH_raccolta_differenziata_riciclo-1024x683.jpg)
Allo stesso modo, una lampada può essere migliorata con un nuovo paralume, magari preso da un’altra lampada.
Tuttavia, l’upcycling non trasforma solamente gli oggetti in versioni migliori di se stessi; spesso, gli oggetti sono riutilizzati per offrire una funzione completamente diversa.
Una bottiglia di plastica, ad esempio, può essere trasformata in varie cose: una visiera, un vaso per piante, un annaffiatoio, lucine e anche in una mangiatoia per uccelli. Gli unici limiti all’upcycling sono la nostra immaginazione e le capacità di cui disponiamo.
Le differenze tra riciclo e upcycling
A parte le ovvie differenze fondamentali tra riciclo e upcycling, menzionate sopra, cosa rende i due processi così diversi?
Il riciclo implica la distruzione dei rifiuti per creare qualcosa di nuovo, mentre l’upcycling prende i rifiuti e ne crea qualcosa di nuovo nello stato in cui si trovano in quel preciso momento.
![Riciclo creativo - Upcycling](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2023/03/SH_idee_per_riciclo_creativo-1024x683.jpg)
Durante l’upcycling, la forma originale è mantenuta e l’oggetto è riconoscibile, il che gli conferisce una storia: puoi vedere cosa è stato e anche cosa è diventato. In questo senso, l’oggetto riciclato è una sorta di omaggio all’oggetto che era.
Anche se il riciclo è pratico, l’upcycling è altamente creativo e può coinvolgere un’ampia varietà di tecniche e materiali per creare il prodotto finito. In sintesi, il riutilizzo e l’upcycling sono entrambe ottime opzioni per l’ambiente.
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ultimo aggiornamento: 28-05-2023