In cosa consiste la Sunshine Guilt che colpisce, in prevalenza, i Millennials e la Gen Z dopo le vacanze estive.
Il tempo libero, e in particolare le vacanze, offre una serie di benefici per il nostro benessere psicofisico. Staccare dalla routine quotidiana permette alla mente di rilassarsi, ridurre lo stress accumulato e recuperare energia. Durante le vacanze, ci si concede il lusso di rallentare i ritmi, riscoprire passioni trascurate e trascorrere del tempo di qualità con familiari e amici, favorendo così il rafforzamento dei legami affettivi. Al rientro, però, si sviluppa un particolare sentimento, definito Sunshine Guilt: ecco di cosa si tratta.
Sunshine Guilt dopo le vacanze estive: cos’è
Esiste un fenomeno, conosciuto come Sunshine Guilt, che – nei fatti – rappresenta quella sottile sensazione di colpa che ci assale quando, in vacanza o in momenti di tempo libero, ci sentiamo “in dovere” di fare qualcosa di produttivo.
Questo accade spesso nei giorni di sole, quando si percepisce quasi l’obbligo di uscire e sfruttare al meglio ogni momento, anche se il corpo e la mente chiedono solo riposo. Superare questa sensazione e imparare a godersi pienamente i momenti di pausa è fondamentale per trarne reali benefici.
Al rientro dalle vacanze, nonostante il ritorno alle responsabilità quotidiane, è possibile mantenere un senso di benessere.
Il segreto sta nel portare con sé alcune delle abitudini salutari adottate durante il periodo di relax, come il prendersi del tempo per sé stessi, continuare a fare attività fisica o semplicemente adottare una visione più calma e rilassata in merito alle sfide da affrontare ogni giorno. In questo modo, i benefici delle vacanze si prolungano anche nella vita di tutti i giorni, migliorando il nostro equilibrio interiore.
Come tenere sotto controllo il sentimento di colpa post-vacanze
Il “sunshine guilt”, ossia il senso di colpa che si prova quando si spreca una giornata di sole o di bel tempo per rimanere al chiuso o non fare attività all’aperto, può essere affrontato con diverse strategie.
Prima di tutto, è importante accettare che non c’è un modo “giusto” per godersi una bella giornata; il valore di un giorno non dipende solo dal clima.
Tenere ben presente la consapevolezza dei propri bisogni e dei propri limiti è essenziale: anche se fuori c’è il sole, è legittimo scegliere di prendersi del tempo per riposare o dedicarsi ad attività che si amano, senza sentirsi obbligati ad essere sempre attivi.
Inoltre, riflettere su cosa ci rende veramente felice può aiutare. Se non si ama particolarmente stare all’aperto, forzarsi ad uscire non avrà benefici reali sul nostro benessere psicofisico.
Concentrarsi sul piacere di fare ciò che si desidera, che sia leggere un libro, guardare un film o semplicemente rilassarsi, può allentare la pressione di dover sfruttare ogni giorno di sole. Per superare questa forma di colpa, è utile sviluppare una mentalità più flessibile e meno vincolata dalle aspettative sociali o personali riguardo al tempo libero e al bel tempo.
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ultimo aggiornamento: 19-09-2024