Il 18 settembre 2021 è stata inaugurata l’ultima opera di Christo, scomparso nel maggio 2020. Si tratta de L’Arco di Trionfo impacchettato.

L’Arc de Triomphe empaqué ovvero L’Arco di Trionfo impacchettato, ultima opera dell’artista Christo, venuto a mancare nel maggio del 2020, è stata inaugurata lo scorso 18 settembre. Si potrà ammirare per 16 giorni, dopodiché lo storico monumento della città di Parigi tornerà al suo splendore tradizionale. Ecco tutte le informazioni da conoscere su questa ultima opera.

L’Arco di Trionfo impacchettato e le altre opere di Christo

Christo è diventato famoso in ogni angolo del globo per la sua arte di ‘impacchettamento’. A Parigi, correva l’anno 1986, l’artista aveva già creato scalpore quando pensò di rivestire di tessuto dorato il Pont-Neuf, nel centro storico della città. All’epoca, era stato aiutato nella sua impresa dalla compagna Jeanne-Claude. Questa installazione, tra l’altro, è stata mostrata nel corso dell’esposizione al Centre Pompidou, andata in scena dall’1 luglio al 20 ottobre del 2020. La mostra, oltre al progetto Le Pont-Neuf empaqueté, Projet pour Paris, 1975-1985, ha incluso tutte le opere del periodo parigino 1958/1964.

Per quel che riguarda L’Arco di Trionfo impacchettato, il tessuto e le corde da rivestimento sono state preparate tra il 12 e il 17 settembre, mentre il nastro rosso è stato tagliato il giorno 18 dello stesso mese. L’opera postuma di Christo, ricoperta con un tessuto riciclabile blu-argento, sarà visitabile per ben 16 giorni. L’artista, forse consapevole di avere a che fare con l’ultimo lavoro della sua vita, ha scelto un monumento maestoso, situato all’inizio degli Champs-Elysées, al centro di Place de l’Etoile.

Per realizzare L’Arc de Triomphe empaqué sono stati utilizzati 25.000 mq di tessuto riciclabile color blu-argento, a formare un unico grande drappo. Per chi ama l’arte contemporanea negli spazi pubblici si tratta di un appuntamento imperdibile.

https://www.instagram.com/p/CT95ViVIYwC/

L’Arco di Trionfo impacchettato: i dettagli

Realizzata con la collaborazione del Centro dei Monumenti Nazionali (CMN) e del Centre Pompidou, l’opera non ha richiesto solo l’uso di 25.000 metri quadrati di tessuto riciclabile in polipropilene blu-argentato, ma anche 7.000 metri di corda rossa. E’ bene sottolineare che Christo ha iniziato questo progetto 60 anni fa e che l’opera è stata autofinanziata da lui stesso. Ha venduto i suoi studi preparatori, i disegni, i collage e i modelli del progetto, le opere degli anni Cinquanta/Sessanta e litografie originali dedicate ad altri soggetti. Pertanto, l’artista non ha ricevuto finanziamenti né pubblici e né tantomeno privati. Tra l’altro, quanti hanno sempre amato le sue creazioni, ricorderanno che già negli anni ’60 aveva presentato un fotomontaggio con l’Arco di Trionfo impacchettato. Il lavoro, però, è stato ripreso seriamente soltanto a partire dal 2017.

L’Arco di Trionfo impacchettato sarà visibile fino al 4 ottobre 2021. Per tutto questo tempo, così come avvenuto durante i lavori di installazione, la Fiamma della Nazione posta davanti alla tomba del Milite Ignoto, che brucia costantemente dal 1923, sarà interamente preservata.

https://www.instagram.com/p/CT_-RswIHcc/

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 23-09-2021


Joe Bastianich commenta la diatriba Prošek-Prosecco: “I marchi italiani devono essere difesi”

Covid, si torna a viaggiare negli Stati Uniti: le regole da rispettare