Da novembre 2021, gli Stati Uniti riaprono le frontiere ai turisti stranieri: quali sono le regole da rispettare per un viaggio oltreoceano?

Dopo un anno e mezzo di stop forzato, gli Stati Uniti riaprono le frontiere ai turisti stranieri. Joe Biden ha deciso che si potrà tornare a viaggiare, ma coloro che entrano nel suo Paese dovranno rispettare alcune regole. Diamo uno sguardo alla normativa che devono tenere bene a mente coloro che intendono avventurarsi oltreoceano.

Covid, viaggiare negli Stati Uniti: da novembre si può

Da oltre un anno, l’ingresso negli Stati Uniti è consentito soltanto ai cittadini americani o ai possessori di visto permanente o permesso speciale. Da novembre 2021, però, le frontiere riapriranno ai 26 Paesi dell’Unione Europea, fra cui l’Italia, e a Cina, India, Gran Bretagna, Irlanda, Sud Africa, Iran e Brasile. Questo è quanto annunciato da Joe Biden nelle ultime ore. Pertanto, tra qualche settimana, anche se ancora non è stata diffusa una data certa, quanti hanno voglia di concedersi un viaggio oltreoceano potranno farlo.

E’ bene sottolineare fin da subito che potranno entrare negli Stati Uniti soltanto i viaggiatori in possesso di doppia vaccinazione con uno dei farmaci approvati dall’Fda, ovvero: Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. Inoltre, nelle 72 ore precedenti la partenza deve essere stato effettuato un tampone, il cui esito deve essere ovviamente negativo. Soltanto in un secondo momento, il Centers for Disease Control and Prevention deciderà se aprire le frontiere anche a quanti hanno ricevuto la vaccinazione con sieri non approvati, specialmente AstraZeneca. La quarantena non sarà richiesta e sono previste eccezioni per i bambini di età non vaccinabile.

Joe Biden, Presidente degli Stati Uniti d'America

Joe Biden riapre le frontiere ai vaccinati contro il Covid-19

Qualche giorno fa, Joe Biden non era troppo convinto di riaprire le frontiere degli Stati Uniti. Sembrava, infatti, che la variante Delta fosse ancora presente in modo eccessivo. A distanza di qualche ora, però, ha cambiato idea. Ad influire in questa inversione di marcia è stato il tasso di vaccinazione globale, che ha spinto l’amministrazione a riconsiderare la situazione. Stando alle prime informazioni, sembra che le compagnie aeree avranno un arduo compito: riceveranno il compito di raccogliere i dati – generalità, telefono e indirizzo email – dei passeggeri diretti negli Stati Uniti. In questo modo, si riuscirà a tenere tracciamento dei passeggeri potenzialmente esposti al Covid-19 ed evitare eventuali focolai.

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ultimo aggiornamento: 23-09-2021


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