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Autovelox, cosa prevedono le nuove regole al via dal 12 giugno

Un autovelox su strada

Nessun cambiamento nelle sanzioni per automobiliste e automobilisti, novità per caratteristiche consentite, distanze tra dispositivi e limiti.

Dal 12 giugno 2025 sono in vigore le nuove regole sugli autovelox, introdotte nell’aprile 2024 con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le novità vogliono rendere più trasparente l’installazione delle speed cameras ed evitare quelle che il ministro Salvini ha definito “trappole del Far West stradale per fare cassa”. I principali cambiamenti sono quattro, non riguardano direttamente le sanzioni e puntano a garantire una maggiore equità nei confronti di automobiliste e automobilisti.

Autovelox, le nuove regole dal 12 giugno 2025

Innanzitutto, sarà necessaria l’approvazione del Prefetto per stabilire i tratti stradali dove è consentita l’installazione dei dispositivi di rilevamento della velocità. Gli autovelox dovranno essere utilizzati esclusivamente per finalità di sicurezza. Con la modifica del Codice della strada, non potranno essere usati nelle zone 30 di città e comuni, nei centri storici e nelle strade extraurbane dove il limite di velocità è inferiore ai 90 chilometri all’ora.

La seconda novità è l’omologazione: tutte le speed cameras dovranno essere approvate e omologate. In assenza di questo requisito, si applicano le recenti sentenze della Corte di Cassazione: gli autovelox dovranno essere disattivati, con la conseguenza che le sanzioni comminate potrebbero risultare nulle.

Un autovelox in città
Un autovelox in città

Le nuove regole introducono una distanza minima tra i dispositivi per evitare installazioni ravvicinate e ingiustificate. Nello specifico, un minimo di 4 chilometri sulle autostrade e fino a 500 metri nelle strade urbane di quartiere. In aggiunta, dovrà esserci uno spazio minimo tra il cartello con il limite di velocità e il dispositivo: almeno 1 chilometro fuori dai centri abitati, 200 metri sulle strade urbane di scorrimento e 75 metri sulle altre strade.

La quarta e ultima novità principale è l’installazione soltanto in tratti dove il limite di velocità imposto non sia significativamente inferiore rispetto a quanto previsto dal Codice della strada per quel tipo di strada. Inoltre, l’installazione è prevista solo se la zona è caratterizzata da un’elevata incidentalità da velocità. La ratio è evitare situazioni controverse in cui il limite viene ridotto in modo artificioso per aumentare il numero di multe.

Autovelox non omologati: manca il regolamento

All’appello manca la disposizione più delicata: una disciplina di regolamentazione lineare e univoca sull’omologazione dei dispositivi. L’approvazione, infatti, non può essere equiparata all’omologazione vera e propria, definita necessaria dalla Cassazione. “Un’assenza che pesa e desta preoccupazione, visto l’aumento del traffico sulle strade previsto con l’estate in arrivo e che rischia di creare ancora più caos per automobilisti ed enti locali”, fa sapere Federconsumatori in una nota.

L’associazione dei consumatori si dichiara soddisfatta delle modifiche, ma invita il governo a fare chiarezza. “Siamo ancora sommersi dalle segnalazioni dei cittadini che vogliono contestare le multe comminate attraverso dispositivi non omologati (di cui manca ancora un completo e preciso censimento)”, sottolinea Federconsumatori. “Ci aspettiamo che i Comuni si adeguino, come disposto, ma soprattutto che il MIT si decida a mettere la parola fine alla questione dell’omologazione”, conclude la nota.

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ultimo aggiornamento: 16 Giugno 2025 8:49

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