Un decreto dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Interno introduce una serie di novità sulle “speed cameras”: ecco quali.
Novità in vista per la gestione degli autovelox sulle strade italiane. È in arrivo un decreto interministeriale voluto dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Interno per modificare il controllo degli strumenti di rilevamento delle infrazioni stradali e delle multe. Le bozze della norma hanno ricevuto il parere favorevole del Garante della Privacy e il passaggio è atteso a breve in Parlamento.
Autovelox, novità da Mit e Interno: ecco quali
Le multe prese con l’autovelox e i rispettivi verbali continueranno ad arrivare nelle case degli automobilisti, ma senza foto del veicolo. Le immagini resteranno custodite dall’autorità e saranno a disposizione dell’automobilista che potrà richiederle in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Non solo: per tutelare la privacy, i volti di soggetti terzi e le immagini di targhe di eventuali altri veicoli ripresi dovranno essere oscurati o resi irriconoscibili.
È consentita la rilevazione frontale dei veicoli, ma solo con accorgimenti che oscurino automaticamente i volti di chi è alla guida e delle persone a bordo dell’auto. Inoltre, le immagini resteranno memorizzate soltanto in caso di infrazione e cancellate subito se l’auto rispetta tutti i limiti di velocità.
Cambiano i tempi di conservazione di foto e video raccolti da parte degli organi di polizia stradale competenti. Il materiale è mantenuto esclusivamente per il tempo strettamente necessario all’applicazione delle multe e alla definizione dell’eventuale contenzioso, in conformità a quanto previsto dal Titolo VI del Nuovo codice della strada.
Gli autovelox non potranno essere piazzati a meno di un chilometro dai centri abitati o dove ci sia un limite di velocità di 50 km/h. Stop pure agli apparecchi sui tratti delle strade extraurbane dove la velocità è ridotta di almeno 20 km/h rispetto alla norma. Al fine di garantire la sicurezza e la circolazione, le Prefetture indicheranno i tratti stradali sui quali poter piazzare le speed cameras.
Autovelox, multe selvagge: in arrivo stretta
Con il decreto interministeriale, infine, non si potrà fare più di una multa sullo stesso tratto di strada, entro un limitato arco di tempo. È una stretta alle sanzioni selvagge su cui fanno leva numerose amministrazioni locali. Si calcola che nel 2023 i Comuni abbiano incassato 1,5 miliardi di euro dalle multe, pari al 6,5% in più dell’anno precedente. Ma nei paesi sotto i 10mila abitanti si incassa il doppio di quattro anni fa.
Dal Mit il ministro Salvini fa sapere che gli autovelox “non devono essere trappole del Far West stradale per fare cassa”. “Dobbiamo salvare le vite con la prevenzione e i controlli, ma anche salvare il portafoglio dei cittadini, liberandolo dall’anarchia degli autovelox”, commenta il leader della Lega. L’obiettivo è piazzare telecamere nei luoghi più a rischio, “vicino alle scuole o agli ospedali, ma non sugli stradoni a doppia corsia, accese dalla sera alla mattina, al solo scopo di tassare e tartassare gli automobilisti”.
Riproduzione riservata © 2024 - LEO
ultimo aggiornamento: 12-03-2024