Quello di luglio sarà un super stipendio per molti italiani grazie al bonus 200 euro e ai rimborsi del 730 precompilato.

La busta paga di luglio sarà decisamente gradita a più della metà degli italiani. Non solo ci sarà il bonus da 200 euro ma anche i rimborsi del 730 precompilato per chi avrà fatto in tempo con la dichiarazione dei redditi. Per quest’ultima sarà sufficiente approfittare dei calcoli forniti dall’Agenzia delle Entrate con il modello precompilato. Tuttavia per avere i rimborsi a luglio si deve correre visto che l’Agenzia delle Entrate ha messo online il modello solo il 23 maggio, ovvero con tre settimane di ritardo rispetto alla previsione ordinaria del 30 aprile.

Come ricevere i rimborsi del 730 precompilato

Il motivo del ritardo nel caricamento del modello online da parte dell’Agenzia delle Entrate risiede nella proroga per la cessione dei bonus casa, che va dichiarata proprio nel precompilato. Adesso per il contribuente i tempi si restringono e non poco. Il modello 730 va infatti inviato il 31 maggio altrimenti il rimborso di luglio verrà posticipato ai mesi successivi. Per accedere alla propria dichiarazione dei redditi precompilata bisogna recarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Tutte le operazioni vanno fatte tramite l’area riservata accedendo tramite SPID o CNS. In alternativa è possibile utilizzare la CIE, le credenziali fornite dall’Inps o quelle rilasciate dall’Agenzia Entratel/Fisconline.

Una volta effettuato l’accesso bisogna stampare la dichiarazione, dopo aver accettato o modificato i dati contenuti, e inviare. Vanno poi versate le somme eventualmente dovute tramite il modello F24 e, infine, indicare le coordinate bancarie in cui ricevere l’eventuale rimborso. Chi non se la sentisse di occuparsi della dichiarazione da solo può recarsi in un Caf o rivolgersi ad un commercialista. Entro tre giorni si può controllare la risposta dell’Agenzia delle Entrate nella propria area riservata nella sezione “Ricevute”. Qui verrà recapitato un file con gli eventuali errori effettuati durante la compilazione. In questo caso bisogna inviare un nuovo file con le correzioni apportate.

Calcolo delle spese
Calcolo delle spese

Bonus 200 euro: a chi spetta

Saranno 31,5 milioni di persone quelle alle quali è destinato il bonus. Nel dettaglio 13,78 milioni sono lavoratori dipendenti, 13,7 sono pensionati e 4 milioni altri cittadini. In quest’ultima categoria rientrano 900 mila di percettori di Reddito di cittadinanza; 750 mila tra badanti e colf; 1,1 milioni di cittadini che ricevono a giugno la Naspi o Dis-coll; 350 mila lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo. Gli aventi diritto al bonus devono avere un reddito inferiore ai 35 mila euro. Inoltre, in base al decreto legge Aiuti, bisogna aver beneficiato in un mese, tra marzo e aprile 2022, della riduzione contributiva dello 0,80% prevista dalla legge di Bilancio.

Chi deve fare domanda e a chi arriva automaticamente

Il bonus arriva automaticamente ai lavoratori dipendenti, ai pensionati, ai percettori del Reddito di cittadinanza e ai disoccupati. Le categorie che, invece, dovranno fare la domanda sono: colf e badanti e collaboratori coordinati e continuativi con contratti attivi al 18 maggio 2022. E ancora: lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate e hanno reddito derivante da quei rapporti non superiore ai 35 mila euro. Inoltre gli iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né di altre forme previdenziali, con reddito 2021 derivante da quei rapporti non superiore ai 35 mila euro.

Si aggiungono i lavoratori iscritti al Fondo pensione dello spettacolo che nel 2021 hanno almeno 50 contributi giornalieri versati e reddito derivante da quei rapporti non superiore a 35 mila euro; gli autonomi privi di partita Iva, iscritti alla Gestione separata dell’Inps al 18 maggio 2022 e non titolari di altre forme previdenziali obbligatorie, che nel 2021 sono stati titolari di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile. Infine gli incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti al 18 maggio 2022 alla Gestione separata, con reddito 2021 derivante da tali attività non superiore ai 5 mila euro.

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ultimo aggiornamento: 03-06-2022


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