Sono in arrivo a partire da gennaio 2023 350 euro in busta paga per 3 milioni di lavoratori del settore terziario.

A beneficiare dei 350 euro in busta paga saranno circa 3 milioni di lavoratori del settore terziario, della distribuzione moderna organizzata e della cooperazione. Si tratta di una somma una tantum divisa in due soluzioni, 200 euro e gennaio e 150 euro a marzo, che vale come anticipo sulla vacanza contrattuale per i contratti scaduti. A dare la notizia è stata la Fisascat-Cgil che ha parlato anche di un primo incremento di 30 euro della paga base.

Come funziona l’erogazione dei 350 euro in busta paga

La busta paga di gennaio e poi di marzo, dunque, per circa 3 milioni di lavoratori del settore terziario, della distribuzione moderna organizzata e della cooperazione sarà più consistente. L’arrivo dei 350 euro una tantum, che vale come anticipo sulla vacanza contrattuale per i contratti scaduti, è al lordo, al quarto livello, ed è riparametrato sugli altri livelli di inquadramento.

Arriverà in due soluzioni: 200 euro nella busta paga di gennaio e i restanti 150 euro in quella di marzo. Lo scopo è quello di dare ai lavoratori del terzo settore una risposta economica concreta per fare fronte ad un periodo complesso fatto di alti livelli di inflazione, rincari energetici e clima di incertezza internazionale.

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I passi per il rinnovo contrattuale

La Fisascat-Cisl ha spiegato che l’accordo ponte, sottoscritto da Confesercenti con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, prevede anche un primo incremento di 30 euro della paga base in attesa dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali. La firma del protocollo dei 350 euro, che si aggiungono agli altri aiuti previsti, fa dunque parte di un percorso negoziale partito da tempo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto che è scaduto il 31 dicembre del 2019.

Questo primo passo è importante per i lavoratori visto il difficile periodo economico con conseguenze di riduzione di redditività delle aziende del settore della Distribuzione Moderna e la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni. Le trattative per il rinnovo dei contratti sono previste da gennaio in poi.

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ultimo aggiornamento: 16-12-2022


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