Elaborato dal Governo il bonus affitto 2022, diverso da quello ideato durante la pandemia di Coronavirus, a chi è rivolto e come richiederlo.

Tra le nuove agevolazioni del Governo, è stato presentato il bonus affitto 2022. La misura – che si discosta da quella introdotta nel corso dei mesi segnati dalla pandemia di Coronavirus – è pensata per le imprese e le aziende che hanno dovuto affrontare le dure sfide dell’emergenza sanitaria. Ecco a chi è rivolto e come richiederlo all’Agenzia delle Entrate.

Bonus affitto 2022: chi può richiederlo

Il bonus affitto 2022 è una misura che consiste in un credito di imposta, pari al 60% del canone mensile di locazione, di concessione di immobili a uso commerciale, industriale, agricolo e artigianale, di leasing, turistico, professionale. Tale percentuale, però, scende al 30%, “in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo“, destinato ad attività commerciali e professionali.

Contratto di affitto
Contratto di affitto

Per quanto riguarda, invece, le strutture turistiche, il credito di imposta è stato fissato al 50%, con un ulteriore specificazione in merito ai vari contratti in essere: “qualora in relazione alla medesima struttura turistico-ricettiva siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile e uno relativo all’affitto d’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti“.

Come richiedere l’agevolazione

Tale beneficio, dunque, potrà essere fruito dalle aziende e, nello specifico, anche quelle che svolgono la propria attività nel settore della gestione delle piscine. Le imprese, dunque, potranno far richiesta di questo specifico bonus per il periodo relativo al primo trimestre del 2022, che comprende i mesi di gennaio, febbraio e marzo.

Non tutte le aziende e le imprese potranno fare richiesta del bonus affitto 2022. I richiedenti, infatti, dovranno rispettare specifici requisiti al fine di poter accedere a questa agevolazione. Innanzitutto, bisognerà attestare un calo di fatturato o dei corrispettivi riguardo ai mesi del 2022 presi di riferimento – pari almeno al 50% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Per formalizzare la propria richiesta – una volta individuata la presenza di tutti i requisiti necessari – l’operatore economico dovrà presentare un’autodichiarazione all’Agenzia delle Entrate, in cui afferma di rispettare completamente le condizioni stabilite ai fini dell’erogazione di tale agevolazione.

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ultimo aggiornamento: 01-04-2022


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