L’iniziativa del Gruppo Nestlé per i dipendenti italiani che diventano papà: “L’attenzione ai bisogni di bambini e genitori è incisa nel nostro DNA”.
Nestlé Italia promuove la genitorialità condivisa. La divisione italiana della multinazionale svizzera ha deciso di estendere il congedo di paternità retribuito a tre mesi, investendo oltre un milione di euro all’anno per favorire la parità di genere e il cosiddetto gender balance. Il programma dell’azienda si chiama “Nestlé Baby Leave” e punta ad agevolare le carriere delle donne attraverso il bilanciamento dei carichi familiari.
Nestlé Italia lancia il piano Baby Leave: come funziona
I vertici del Gruppo Nestlé e le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno sottoscritto un accordo che prevede un congedo retribuito di 12 settimane consecutive di cui potrà beneficiare il padre lavoratore o il secondo familiare di riferimento in occasione della nascita di un figlio o dell’adozione di un minore.
Il congedo dovrà essere richiesto entro sei mesi della nascita o dall’adozione “per assicurarsi che i genitori abbiano il tempo necessario per definire una routine di collaborazione e supporto reciproco”. La “Nestlé Baby Leave” potrà essere usufruita in un’unica soluzione e avrà assicurata l’erogazione di tutti gli elementi retributivi.
![Un padre con il figlio neonato](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2022/03/SH_papa_in_braccio_bambino_neonato_-1024x683.jpg)
La legislazione italiana attualmente prevede appena dieci giorni di congedo di paternità. Secondo gli ultimi dati Inps, nel 2021 in Italia solo il 21% dei padri ha fatto richiesta del congedo parentale, contro il 79% delle madri. Nestlé Italia è all’avanguardia in questo campo, avendo introdotto già dal 2012 due settimane aggiuntive di congedo retribuito per i dipendenti che diventano genitori. Nel 2021 all’interno di Nestlé il tasso di natalità è di 1,6 figli per donna, un dato più alto della media italiana ferma a 1,24.
Dall’azienda fanno sapere che la “Nestlé Baby Leave” punta a “scardinare gli stereotipi che considerano, tuttora, la cura del figlio in età neonatale come una responsabilità esclusivamente femminile, offrendo una misura concreta rivolta a valorizzare la genitorialità delle persone, anziché costituire una delle cause del divario di genere nel modo del lavoro”.
Congedo parentale, Nestlé apripista in Italia
“Le iniziative a supporto della genitorialità e dell’abbattimento delle barriere di genere – fa sapere in una nota Giacomo Piantoni, direttore risorse umane del Gruppo Nestlé in Italia – rappresentano da sempre una priorità per Nestlé. Si tratta di due temi assolutamente inscindibili poiché la genitorialità continua a impattare sull’avanzamento di carriera delle donne, rendendo dunque necessario riequilibrare ruoli e compiti nel contesto familiare”.
“L’intesa raggiunta – aggiungono i rappresentanti sindacali Albanese, Palazzoli, Paolella e Tartaglione –, oltre a rappresentare una concreta misura in favore delle pari opportunità tra uomini e donne nell’ambito lavorativo, delinea una lungimirante strategia sociale nella convinzione che la tutela e la promozione della genitorialità è al contempo una opportunità in favore delle attuali generazioni e un investimento per quelle future. Fai, Flai e Uila auspicano che questo accordo possa fare da apripista sia nella contrattazione collettiva che nel Paese”.
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ultimo aggiornamento: 02-04-2022