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Bonus Mezzogiorno 2023: requisiti, come richiederlo, importi

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Dall’8 giugno è possibile presentare le domande per il Bonus Mezzogiorno 2023: ecco come funziona, a chi spetta e a quanto ammonta.

La misura economica varata dal governo si rivolge in particolare alle imprese che acquisiscono, anche tramite contratti di locazione finanziaria, macchinari, impianti o attrezzature destinati a strutture produttive nei territori delle seguenti regioni: Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il Bonus Mezzogiorno 2023 vale, inoltre, nei territori delle zone assistite della regione Abruzzo.

Come funziona il Bonus Mezzogiorno 2023

La domanda per richiedere il bonus potrà essere inoltrata dall’8 giugno al 31 dicembre 2023. Un’occasione importante per tutte quelle imprese che quest’anno investono in beni strumentali nuovi destinati ad aziende del Sud Italia. Sempre dall’8 giugno, inoltre, si potrà accedere al credito d’imposta per gli investimenti 2023 nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls). L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, tramite un provvedimento del direttore, è stato approvato il nuovo modello di comunicazione. Quest’ultimo è stato aggiornato dopo la proroga delle agevolazioni dell’ultima Legge di Bilancio.

La comunicazione per le spese sostenute quest’anno potrà essere inviata mediante il software CIM23, dal beneficiario o da un soggetto incaricato, che sarà disponibile sul sito dell’Agenzia dall’8 giugno 2023. Da questa data e fino al 31 dicembre 2023 per gli investimenti effettuati entro l’anno dovrà essere utilizzata, dunque, la nuova versione del modello. Quest’ultimo permetterà alle imprese di inviare le comunicazioni relative ai soli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati dall’1 gennaio 2023.

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Come inoltrare la domanda

La misura economica in questione, che si aggiunge a tutti gli altri bonus previsti dalla nuova Legge di Bilancio, riguarda anche le imprese operanti nelle Zes e nelle Zls. Le prime sono zone delle regioni individuate dalla normativa europea come meno sviluppate o in transizione che includono aree portuali. Le seconde sono zone delle regioni ma, al contrario delle prime, più sviluppate. Le aziende operanti in entrambi i contesti beneficiano di condizioni speciali tra cui misure di agevolazione fiscale come il credito d’imposta.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy precisa che le aziende che vogliono beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno devono presentare la comunicazione per la fruizione del credito d’imposta all’Agenzia delle Entrate per via telematica. Una volta che l’Agenzia riceverà la domanda procederà alla verifica dei dati e poi trasmetterà alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

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ultimo aggiornamento: 6 Giugno 2023 12:03

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