Il Garante della privacy ha introdotto il Codice di condotta per gli operatori e accreditato l’Organismo di monitoraggio per la piena efficacia del regolamento.
A poco o nulla è valso il Registro delle opposizioni: il Garante della privacy ha introdotto nuove regole contro i call center molesti. Le società di telemarketing sono tenute a rispettare il Codice di condotta per evitare di importunare i consumatori con telefonate aggressive e insistenti. Da oggi è attivo un Organismo di monitoraggio che si occuperà di rilevare la piena efficacia del regolamento.
Call center, nuove regole al via: ecco quali
In base alle nuove norme, gli operatori e i partner commerciali devono adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei dati trattati lungo tutta la filiera del telemarketing. Le regole principali da rispettare sono quattro. Innanzitutto, i call center devono raccogliere sempre il consenso per ogni singola finalità, dal marketing alla profilazione.
In secondo luogo, sono tenuti a informare in maniera accurata e precisa le persone contattate sull’uso dei loro dati. Ancora, devono assicurare il pieno esercizio dei diritti di opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento dei dati. Infine, sono chiamati ad effettuare valutazioni del loro impatto in caso svolgano trattamenti automatizzati.
![Un utente disturbato da un call center](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2021/12/SH_chiamata_telefono-1024x683.jpg)
Le agenzie di telemarketing hanno l’obbligo di iscriversi al Registro degli operatori di comunicazione e di garantire la trasparenza dei contratti conclusi telefonicamente. Non solo: devono permettere ai clienti di essere richiamati e, sopratutto, non possono modificare i numeri da cui chiamano.
L’Organismo di monitoraggio è stato proposto da associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni dei consumatori. L’Autorità l’ha approvato ritenendolo in possesso dei requisisti previsti dal regolamento europeo, “tra i quali un adeguato livello di competenza, indipendenza e imparzialità per lo svolgimento dei compiti di controllo sull’applicazione del Codice da parte degli aderenti”.
Critiche alle nuove regole sui call center
I call center abusivi e quelli che stipulano contratti senza aver ricevuto il consenso al trattamento dei dati subiscono una penale o la mancata corresponsione della provvigione. Regole severe, ma inutili secondo l’Unione nazionale consumatori. “I codici di condotta – spiega il presidente Massimiliano Dona – sono superflui per i call center che già rispettano le regole, mentre non servono a niente per chi le viola sistematicamente, fa telefonate moleste e aggressive e cerca di stipulare servizi non richiesti contando sull’impunità”.
Dona definisce l’Odm “una foglia di fico inutile”. “Per questo urge una modifica della legge – aggiunge l’avvocato – che preveda indennizzi automatici per i consumatori tormentati al telefono nonostante siano iscritti al Registro delle opposizioni, che tale pratica commerciale sia considerata anche scorretta, sanzionabile dall’Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni. Infine si deve tornare al sistema dell’opt-in in vigore fino al 2009, prima che il legislatore facesse la pessima pensata di peggiorare la situazione, dando il via all’attuale giungla”.
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ultimo aggiornamento: 30-03-2024