Caos attorno a Dazn: la società ha davvero intenzione di bloccare la doppia utenza? Finalmente l’azienda ha rotto il silenzio.

Qualche giorno fa ha preso a circolare una notizia che vedeva Dazn pronto a bloccare la doppia utenza. Lo scopo, anche se inizialmente non dichiarato, è quello di bloccare la pirateria. Gli abbonati hanno subito espresso la propria insoddisfazione e il caos è esploso in un lampo. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha chiesto un incontro ai vertici dell’azienda e i vertici del colosso streaming hanno finalmente rotto il silenzio.

Dazn ferma la doppia utenza: le indiscrezioni

A lanciare l’indiscrezione sulla decisione di bloccare la doppia utenza di Dazn è stato Il sole 24 ore, nella giornata del 9 novembre 2021. Per quanti non avessero idea di cosa sia la condivisione a due, la spiegazione è molto semplice: un cliente che stipula un abbonamento ha la possibilità di usufruire dei servizi offerti tramite due dispositivi elettronici. Ovviamente, quasi tutti coloro che optano per questa possibilità hanno un solo scopo: dimezzare il prezzo dell’abbonamento. Così facendo, infatti, il costo da pagare per accedere ai servizi di streaming resta lo stesso, ma due utenti possono dividere le spese. Insomma, una mossa conveniente per il cliente e un modo per l’offerente di fidelizzare il maggior numero di persone possibili. E’ quello che anche Netflix, ad esempio, fa da tempo, per cui quando Dazn ha offerto la doppia utenza gli utenti hanno accolto la news con gioia.

Peccato che, a distanza di pochi mesi dall’acquisizione delle serie A di calcio, Dazn abbia pensato di fare retromarcia. Stando a quanto sostiene Il sole 24 ore, sembra che la società abbia deciso di bloccare la condivisione dell’account tra gennaio e febbraio del 2022. C’è da fare una precisazione, però, il blocco riguarderebbe soltanto gli account che non si collegano dallo stesso indirizzo IP. Questo significa che, ad esempio, se padre e figlio si collegano alla stessa rete Wifi possono continuare ad usufruire del servizio. Quanti, invece, vivono in due appartamenti o città diverse sono tagliati fuori. La motivazione di questa scelta sembra collegata al desiderio di mettere un freno alla pirateria.

Il ministro Giorgetti convoca Dazn e la società rompe il silenzio

Davanti al caos sollevato dagli utenti, il ministro Giancarlo Giorgetti ha convocato i vertici di Dazn presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). L’intenzione, ovviamente, è comprendere le vere intenzioni della società. L’appuntamento si terrà martedì 16 novembre 2021 e, oltre al ministro, sarà presente anche la sottosegretaria Anna Ascani, che ha la delega in materia. Nel frattempo, il colosso streaming ha deciso di rompere il silenzio e ha emanato un comunicato stampa in cui fa chiarezza.

In riferimento a quanto riportato nei giorni scorsi da diversi organi di informazione, Dazn desidera precisare la sua posizione relativamente all’utilizzo dell’account legato al proprio abbonamento. Nelle ‘Condizioni di utilizzo’, attualmente in vigore, è chiaramente indicato che ‘Il servizio Dazn e tutti i contenuti visualizzati attraverso lo stesso, sono ad esclusivo uso personale e non commerciale. Inoltre: la password – per accedere al Servizio Dazn – deve essere mantenuta al sicuro, i codici di accesso non devono essere condivisi con nessuno o essere in altro modo resi accessibili ad altri“, si legge sul comunicato ufficiale di Dazn.

L’azienda ha deciso di non bloccare la doppia utenza, ma ha sottolineato che, negli ultimi mesi, alcuni abbonati non hanno avuto un comportamento corretto. Di conseguenza, si auspica che quanto avvenuto “porti ad una riflessione seria e concreta sul tema degli abusi contrattuali e della pirateria“. In conclusione, in questa stagione televisiva non ci sarà nessun cambiamento: “Nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso“. Dazn, comunque, incontrerà il ministro Giorgetti per chiarire ulteriormente la faccenda.

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ultimo aggiornamento: 11-11-2021


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