Finalmente una buona notizia: le morti da terrorismo sono in calo. A rendere pubblica l’informazione è il Global Terrorism Index.
L’Istituto di Economia e Pace (IEP) ha annunciato, attraverso il Global Terrorism Index, un calo del 59% di morti da terrorismo, dal 2014 ad oggi, in tutto il mondo. Un dato di certo incoraggiante, ma influenzato, nell’ultimo anno, dalla pandemia da Coronavirus. L’emergenza sanitaria, infatti, ha messo in ginocchio l’intera popolazione, portando anche ad una riduzione dei decessi legati agli attentati terroristici. Pertanto, non è corretto ‘cantare vittoria’ troppo presto.
Lo IEP di Sidney, il più grande centro mondiale dedicato alla quantificazione economica della pace nel mondo, ha riscontrato un calo di morti da terrorismo soprattutto in Paesi come come l’Afghanistan e la Nigeria. Per arrivare a questo dato, l’istituto australiano ha analizzato i dati del Global Terrorism Database (GTD), del Consorzio Nazionale per lo Studio del Terrorismo e delle Reazioni e del Department of Homeland Security Center of Excellence.
Terrorismo in calo: lo studio dell’Istituto di Economia e Pace

Attraverso indici globali e nazionali, l’Istituto di Economia e Pace ha rilevato un calo di intensità dei conflitti in Medioriente e un aumento delle attività antiterrorismo. Nonostante il dato entusiasmante, però, è bene sottolineare che i conflitti in atto rappresentano il 96% delle morti. Il numero più alto di vittime si presenta in Iraq, Nigeria, Somalia, Burkina Faso e Afghanistan.
Il terrorismo ha anche un impatto economico mondiale non indifferente. Rispetto ad altre forme di violenza, infatti, le morti da stragi di questo tipo risultano, nel 2019, pari a 14,5 trilioni di dollari USA come costo globale. Questa cifra, però, non tiene conto dell’impatto indiretto che il terrorismo ha su affari, investimenti e costi legati alle agenzie antiterroriste.
I Paesi che hanno assistito ad un calo di attentati
Lo IEP, per arrivare a stabilire il calo di decessi da terrorismo, ha utilizzato diversi fattori, tra cui: morti, danni alla proprietà e lesioni. In totale sono 103 i Paesi che hanno assistito alla diminuzione di stragi di questo tipo. Il miglioramento più sorprendente è stato registrato in Medio Oriente e nel Nord Africa. Qui non si registrava un numero tanto basso di decessi dal 2003.
Un aumento di attentati terroristici, invece, si rileva in Mozambico, Niger, Burkina Faso e Sri Lanka. È bene sottolineare che, anche se la pandemia COVID-19 ha ridotto stragi di questo tipo, i conflitti che sono alla base non sono ancora risolti. I recenti attacchi in Francia e Austria ne sono la conferma. Pertanto, il presidente esecutivo dello IEP Steve Killelea invita ad “interrompere la copertura mediatica e i social network online, interrompere i finanziamenti e ridurre il numero di simpatizzanti” del terrorismo.
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ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2020 16:58