Scattano i varchi elettronici sulle Dolomiti per ridurre le emissioni di CO2: il piano Low Emission Zone al via dall’estate 2024, in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina.

Troppi motori in quota fanno male all’ambiente, specie ai valichi delle Dolomiti patrimonio Unesco, e il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale corrono ai ripari. I due dicasteri hanno firmato un protocollo d’intesa con le province di Belluno, Trento e Bolzano e la Regione Veneto per limitare il traffico sui passi montani a partire dall’estate 2024. Il piano si chiama Dolomiti Low Emission Zone e prevede di creare una vera e propria Ztl montana: varchi elettronici su Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella, dove si potrà arrivare in auto o moto soltanto con una prenotazione online.

Ztl Dolomiti: è il modello Lago di Braies

L’investimento per la realizzazione di questo “Grande Fratello” per rilevare e tenere sotto controllo il traffico è pari a 30 milioni di euro. Il modello è quello del Lago di Braies: sulla perla turchese delle Dolomiti, a causa dei troppi turisti, nei mesi più frequentati dell’anno (da luglio a settembre) è attivo l’accesso solo su prenotazione telematica per i veicoli privati.

L’accesso alla valle in estate è infatti possibile solo a piedi, in bici, con mezzi pubblici o con una prenotazione per il parcheggio. È una sorta di numero chiuso che vuole incentivare il turismo sostenibile ed evitare i numerosi incidenti che sono avvenuti a causa dell’imprudenza di molti turisti che si sono avventurati sul lago ghiacciato, finendo per frantumarlo e cadere in acqua.

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La proposta della Ztl dolomitica, in particolare attorno al massiccio del Sella, è arrivata da Arno Kompatscher. Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano aveva chiesto a gran voce “scelte coraggiose” per rispettare la sostenibilità ambientale, economica, storica e culturale delle Dolomiti. “Lavorerò per creare le basi di una normativa solida – ha dichiarato Kompatscher –, per la chiusura dei principali passi delle Dolomiti ai mezzi a motore, per fasce orarie, nelle ore centrali della giornata, durante il periodo culminante della stagione turistica estiva”.

La richiesta è stata subito accolta da Luca Zaia. “Abbiamo deliberato in Giunta con le province autonome di Bolzano e Trento un accordo strategico per il monitoraggio innovativo del traffico sui passi dolomitici – fa sapere il Governatore del Veneto –, che potrebbe portare a una sua regimentazione e alla realizzazione di parcheggi scambiatori su asfalto e impianti di risalita. I passi dolomitici in alcuni momenti dell’anno vanno al collasso. C’è il tema dell’attesa in strada ma anche dell’inquinamento”.

Cosa prevede il Dolomiti Low Emission Zone

Dolomiti Low Emission Zone riguarderà l’area intorno ai passi di Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e la Val Gardena, Val Badia, Val di Livinallongo e Val di Fassa. Il provvedimento entrerà in vigore nel 2024 in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Oltre alla Ztl, saranno costruite nuove piste ciclabili ed incentivate le navette e gli impianti di risalita per limitare le presenze di auto e moto.

Avere un monitoraggio che parte dalla georeferenziazione dei livelli di traffico – ha aggiunto Zaia – è una cosa che ancora mai nessuno ha fatto. Significa avere flussi ben codificati, valutare le potenzialità di parcheggi scambiatori finalizzati al massimo sfruttamento di un’intermodalità che comprenda nel progetto di mobilità ogni possibilità dal trasporto pubblico fino agli impianti di risalita. È un lavoro importante che si rivelerà un vero plus in funzione dei Giochi Olimpici invernali del 2026”.

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ultimo aggiornamento: 13-11-2022


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