Drive win è il progetto studiato da medici, psicologi e informatici per migliorare le prestazioni al volante degli over 65: i dettagli.

L’Università di Milano Bicocca ha lanciato un progetto di ricerca destinato a migliorare le prestazioni al volante degli over 65. Lo studio, coordinato dalla ricercatrice del dipartimento di Psicologia Carlotta Lega, si chiama Drive win e utilizzerà la realtà virtuale.

L’intento è quello di migliorare “le capacità di attenzione alla guida”, facendo così diminuire le distrazioni che possono causare incidenti automobilistici. Il progetto vede la collaborazione di Simone Fontana, assegnista del dipartimento di Informatica, sistemistica e comunicazione, e Laura Vacchi, assegnista presso il dipartimento di Medicina e chirurgia.

Drive win: il progetto destinato agli over 65

Diversi studi hanno evidenziato che la prima causa di incidenti stradali è la distrazione. A prescindere dall’età, i guidatori possono avere a che fare con “stimoli distraenti” per oltre il 50% del tempo di guida. È proprio per questo che nasce Drive win, progetto di ricerca dell’Università di Milano Bicocca.

Attraverso una stimolazione cerebrale non invasiva, si proverà a indurre il cervello a sopprimere l’interferenza di quegli stimoli che attirano l’attenzione provocando incidenti d’auto. In termini tecnici, Drive win accompagna gli over 65 a sviluppare al meglio l’attenzione selettiva.

Donna anziana alla guida
Donna anziana alla guida

Il progetto, nello specifico, utilizzerà simulatori di guida ed esercizi al volante con il fine di migliorare le prestazioni degli automobilisti.

Migliorare la guida per abbattere la depressione

La guida, nella vita di tutti noi e soprattutto in quella degli over 65, rappresenta l’indipendenza. La sua cessazione, infatti, limita la libertà e, di conseguenza, mina anche i rapporti sociali. Non a caso, alcuni studi hanno dimostrato che rinunciare all’automobile è un fattore di rischio per la depressione. Pertanto, il progetto Drive win può essere un valido aiuto per tutti gli anziani.

“Questo progetto ha il potenziale di migliorare la nostra comprensione dell’architettura neuro-funzionale alla base del comportamento di guida e fornirà un aiuto prezioso nello sviluppo di strategie volte a mantenere e migliorare il comportamento di guida sicura, in particolare nei conducenti anziani”, ha dichiarato la ricercatrice Carlotta Lega.

Al momento, considerando l’emergenza sanitaria da COVID-19, la sperimentazione coinvolgerà soltanto soggetti giovani. Soltanto una volta validata, verrà applicata sugli anziani. Il fine, ovviamente, è quello di preservare la salute delle categorie considerate più a rischio.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 06-02-2021


Weekend fuori e alberghi: cosa si può fare in zona gialla? Tutte le regole, tra libertà e divieti

Litio, vanadio e terre rare: come investire e guadagnare