Vai al contenuto

Esplosione nucleare: ecco i posti in cui sopravvivresti (e quelli da evitare)

Nube ascensionale sviluppata dopo un'esplosione nucleare.

Come affrontare una possibile esplosione nucleare: le scoperte di uno studio sui luoghi più sicuri e quelli da evitare per proteggersi.

In un contesto globale caratterizzato da tensioni crescenti e conflitti in numerose aree del mondo, la minaccia di un uso potenziale di armi nucleari ha suscitato una crescente preoccupazione a livello internazionale. La guerra tra Russia e Ucraina, le tensioni nella Striscia di Gaza e il recente confronto tra Israele e Iran hanno sollevato interrogativi su come proteggersi in caso di un evento catastrofico come un’esplosione nucleare.

Uno studio innovativo condotto da due scienziati dell’Università di Nicosia a Cipro ha fornito indicazioni preziose sui luoghi più sicuri e quelli da evitare all’interno degli edifici per massimizzare le probabilità di sopravvivenza.

Nube ascensionale sviluppata dopo un'esplosione nucleare.
Nube a fungo generata da un’esplosione nucleare. – leonardo.it

Dettagli dello studio condotto da esperti di fluidodinamica

Lo studio, frutto della collaborazione tra Ioannis W. Kokkinakis e Dimitris Drikakis, si è basato su simulazioni al computer di un’esplosione nucleare per comprendere meglio le dinamiche delle onde d’urto e della velocità dell’aria. I due ricercatori hanno utilizzato modelli di fluidodinamica per analizzare come queste forze possano influenzare gli edifici e i loro occupanti. Sebbene lo studio non abbia preso in considerazione le conseguenze delle radiazioni, si è concentrato sull’impatto immediato della detonazione di una bomba nucleare da 750 kilotoni, ipotizzando il lancio di un missile balistico intercontinentale. Questa ricerca ha permesso di stabilire quali luoghi all’interno di un edificio possano offrire una maggiore protezione.

I posti migliori e peggiori per cercare riparo in caso di esplosione nucleare

I risultati dello studio hanno evidenziato che, nel caso di una detonazione nucleare, l’onda d’urto si estenderebbe per un raggio di circa 4,6 chilometri, lasciando pochissimo tempo per trovare riparo. Gli scienziati hanno identificato i corridoi, le finestre e le porte come i luoghi più pericolosi, poiché il flusso d’aria accelera rapidamente attraverso questi spazi, rappresentando un rischio elevato per chiunque si trovi in quelle aree.

Al contrario, le stanze prive di finestre o con pareti significativamente distanti dagli elementi di pericolo sono considerate i luoghi più sicuri. Anche gli angoli di un muro esposto direttamente all’esplosione possono offrire una certa protezione dal flusso dell’onda d’urto.

Implicazioni pratiche e considerazioni future

Queste scoperte possono avere implicazioni significative per la pianificazione delle emergenze e la progettazione di edifici sicuri in contesti a rischio. La capacità di identificare rapidamente i luoghi più sicuri durante un’emergenza nucleare potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Mentre la possibilità di un attacco nucleare può sembrare remota, il valore di queste informazioni risiede nella loro applicabilità in scenari di preparazione e risposta a emergenze.

Gli esperti suggeriscono che ulteriori ricerche potrebbero includere l’analisi delle conseguenze delle radiazioni e l’influenza di vari materiali da costruzione sulla protezione contro le esplosioni. Informazioni più dettagliate potrebbero aiutare le autorità e il pubblico a prendere decisioni informate in situazioni di crisi.

Riproduzione riservata © 2025 - LEO

ultimo aggiornamento: 4 Luglio 2025 16:09

Proteggi il tuo giardino dai danni dello scarabeo giapponese in Lombardia