Il gruppo Ferrero, fondato nel 1946, raggiunge traguardi su traguardi. Da dove deriva il successo dell’azienda? Dalle regole per il personale.

Il successo di un’azienda passa anche – e soprattutto, potremmo dire – dalle regole e dal rapporto con il personale. Lo sa bene Ferrero che, dal 1946, anno della sua fondazione, segna un successo dopo l’altro, anche facendo leva su una serie di regole che definiscono il rapporto con i propri dipendenti, elementi chiave nell’intero processo produttivo e di espansione del brand per cui prestano servizio.

Circa quarant’anni fa, Michele Ferrero delineò le regole vincenti per dialogare con il proprio personale e mettere in piedi un rapporto che permettesse all’azienda di crescere e agli stessi dipendenti di prender parte al processo decisionale di un gruppo che, negli anni, si è dimostrato essere un vero leader sul mercato.

Cioccolatini Ferrero Rocher
Cioccolatini Ferrero Rocher

Ferrero, le regole vincenti per il personale

La guida elaborata per il personale è stata pubblicata, ad anni di distanza, da La Gazzetta di Alba, città nella quale nel lontano 1946 tutto ebbe inizio per i Ferrero. Il documento esordisce con questa frase: “Quando parli con un individuo ricorda: anche lui è importante”, massima che ci fa comprendere come siano stati importanti, sin dall’inizio, i dipendenti.

Ciò avviene alla luce del fatto che il gruppo, creatore della Nutella, ha annunciato l’acquisizione del business degli snack alla frutta, dei gelati e dei biscotti della Kellogg Company per la cifra di 1,3 miliardi di dollari. Ecco le regole elaborate da Michele Ferrero, in merito al rapporto che si deve instaurare con il personale dell’azienda, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e coinvolgere i dipendenti anche nelle decisione future del gruppo.

  • Dedicate loro il tempo necessario e non le “briciole”;
  • Preoccupatevi di ascoltare ciò che hanno da dirvi;
  • Non date loro l’impressione che siate sulle spine;
  • Non fateli mai sentire “piccoli”;
  • La sedia più comoda del vostro ufficio sia destinata a loro;

E continua con le seguenti indicazioni per quanto riguarda l’elaborazione delle decisioni aziendali, che devono coinvolgere anche il personale:

  • Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso; Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati;
  • Comunicate gli apprezzamenti favorevoli ai lavoratori, quelli sfavorevoli comunicateli solo quando necessario, in quest’ultimo caso non limitatevi a una critica, ma indicate ciò che dovrà essere fatto nell’avvenire perché serva a imparare;
  • I vostri interventi siano sempre tempestivi: “Troppo tardi” è pericoloso quanto “Troppo presto”; Agite sulle cause più che sul comportamento; Considerate i problemi nel loro aspetto generale e non perdetevi nei dettagli, lasciate ai dipendenti un certo margine di tolleranza
  • Siate sempre umani; non chiedete cose impossibili; ammettete serenamente i vostri errori, vi aiuterà a non ripeterli; preoccupatevi di quello che pensano di voi i vostri collaboratori; non pretendete di essere tutto per i vostri collaboratori, in questo caso finireste per essere niente.
  • Diffidate di quelli che vi adulano, a lungo andare sono più controproducenti di quelli che vi contraddicono; Date sempre quanto dovete e ricordate che spesso non è questione di quanto, ma di come e di quando; Non prendete mai decisioni sotto l’influsso dell’ira, della premura, della delusione, della preoccupazione, ma demandatele a quando il vostro giudizio potrà essere più sereno
  • Ricordate che un buon capo può far sentire un gigante un uomo normale, ma un capo cattivo può trasformare un gigante in un nano. Se non credete in questi principi, rinunciate ad essere capi.

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ultimo aggiornamento: 07-01-2021


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