La nuova ricerca del Politecnico di Milano spiega che molti di quelli che hanno deciso di lasciare il proprio lavoro non lo rifarebbero.

I risultati parlano chiaro: 4 lavoratori su 10, di coloro che hanno lasciato il proprio lavoro per prendere altre strade, si sono pentiti della scelta fatta. Solo il 7% è felice della decisione presa e solo l’11% dice di stare bene. Sono alcuni dei dati che emergono dal nuovo studio sulle Grandi dimissioni condotto dal Politecnico di Milano. Il problema però va ricercato nella decisione iniziale, ovvero il voler lasciare, e le aziende dovrebbero fare in modo di trattenere i propri dipendenti.

Tutti i dati emersi dalla nuova ricerca

Lo studio svolto dal Politecnico di Milano, in collaborazione con Doxa, si intitola “Vita, lavoro, felicità: disegnare una nuova relazione tra organizzazione e persone”. La ricerca è stata effettuata su un campione di 800 lavoratori, tra colletti bianchi e colletti blu, e su 100 aziende medio grandi. I risultati dimostrano una situazione diversificata con situazioni difficili sia per i lavoratori che per le aziende. Per quanto riguarda, in particolare, le Grandi dimissioni, tra l’anno 2021 e il 2022 queste hanno superato i 3 milioni. E se il 46% dei lavoratori ha cambiato lavoro negli ultimi mesi, o sta per farlo, il 41% si è pentito della scelta fatta e se tornasse indietro non si dimetterebbe.

Ovviamente il lavoratore decide di lasciare l’impiego per le condizioni che non lo soddisfano ma poi finisce per pentirsene perché, probabilmente, la nuova situazione trovata non è così differente dalla precedente.Andando avanti con i dati emerge che solo l’11% dei lavoratori dice di stare bene in azienda e il 42% si è assentato almeno una volta nell’ultimo anno proprio per malesseri psicologici o relazionali. Tra i motivi ci sono ansia o problemi di natura sociale tra cui relazioni con capi e colleghi non ottimali. Solo il 7% dei lavoratori si dichiara felice.

Una lavoratrice stanca
Una lavoratrice stanca

Come può evitare un’azienda le Grandi dimissioni

Come già detto i risultati dello studio del Politecnico di Milano riportano una situazione diversificata. Le aziende infatti riscontrano alcune difficoltà nelle assunzioni per un malessere generato dalla situazione della pandemia. Sembra esserci una carenza di professionisti a fronte di un crescente numero di Grandi dimissioni, la soluzione sarebbe quella di trattenere i propri dipendenti. Ma come? L’aspetto più importante è il Work Life Balance, ovvero l’equilibrio tra vita e lavoro.

Tutto questo comporta anche un danno economico come evidenzia Excelsior Unioncamere. La difficoltà nel trovare personale, con tempistiche che vanno dai 2 ai 12 mesi, ha provocato una perdita di valore aggiunto di 37,7 miliardi di euro solo nel 2022. Andando avanti con i dati dello studio, invece, il 74% delle aziende ha una situazione più problematica rispetto ad un anno fa. I dati dicono che nel 2023 il 59% delle aziende prevede una crescita del proprio organico ma il 94% ha difficoltà ad assumere nuovi dipendenti.

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ultimo aggiornamento: 26-05-2023


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