Lavoro: quali sono e saranno le figure più richieste? Sono dieci i profili professionali che, al momento, sembrano introvabili.
Il lavoro scarseggia, questa è una frase che sentiamo in televisione a giorni alterni. Eppure, ci sono alcune figure professionali che sono molto richieste e che, in futuro, lo diventeranno ancora di più: questo è quello che emerge da un’indagine condotta da Adecco, agenzia multinazionale di selezione del personale.
È bene sottolineare fin da subito che si tratta di posizioni ‘nuove’: nello specifico, sono dieci i profili che alcuni datori di lavoro pagherebbero a peso d’oro pur di riuscire ad inserirli nel proprio organico.
Lavoro: le figure più richieste
Il mondo del lavoro cambia ed è anche normale che sia così. Alcune delle professioni che qualche anno fa sembravano ambite, sono oggi quasi superate. Secondo l’indagine di Adecco, le figure che, in futuro, saranno sempre più richieste delle aziende hanno curriculum specifici. Pertanto, quanti devono scegliere un percorso universitario, farebbero bene a dare uno sguardo.
- Professioni che uniscono online e offline
- Professioni legate alla tecnologia
- Professioni altamente specializzate
Lavori che uniscono online e offline
– Il primo profilo super richiesto è il Broad band architect. Come spiega Adecco, è colui che “mixa il mondo del web, l’online, la rete e tutti i suoi strumenti insieme a un cult d’altri tempi, la televisione, che tenta di stare a galla tra le nuove tecnologie facendosi smart”. Quanti aspirano a questa posizione, è preferibile che abbiano una Laurea in Comunicazione, Sistemi Informativi e Informatica applicata alla comunicazione multimediale. Il guadagno annuale si aggira intorno ai 180 mila euro all’anno.
– Il Cloud Architect è un’altra figura di cui le aziende hanno e avranno bisogno. Si tratta di un professionista che “si occupa di progettare e costruire ambienti cloud scalabili e resilienti, quindi facilmente gestibili e in grado di rispondere positivamente al cambiamento e, soprattutto, che si adattino il più possibile alle esigenze di business di un’impresa”.
Personale di questo tipo, per intenderci, è indispensabile ad aziende come Coca Cola, IBM, Microsoft e Amazon. Per ambire ad una posizione del genere, è necessaria un’ottima conoscenza di Informatica Aziendale, del funzionamento del web e dei suoi strumenti: client systems, applicazioni, networking, linguaggio di programmazione, database e big data. Lo stipendio va da 60 ai 150 mila euro all’anno.
– Altra figura introvabile è il Data Scientist, ovvero colui che è in grado di leggere e interpretare i numeri. Il suo compito è aiutare a raggiungere “goal aziendali”. Quanti desiderano ricoprire la posizione in oggetto devono essere abili con la programmazione, l’analisi quantitativa, la comprensione del prodotto, la comunicazione e, infine, avere propensione per il lavoro in team. Lo stipendio, secondo i dati del 2018 della Technology and IT Salary Guide, varia in base all’esperienza da 87 mila a 140 mila euro all’anno.
Lavori all’insegna della tecnologia
– L’Energy Manager è un professionista che si occupa di favorire il miglior utilizzo dell’energia nella struttura di sua competenza. Secondo la Legge n. 10/1991, la sua presenza è “obbligatoria all’interno di aziende con consumi superiori ai 10.000 TEP* all’anno”. Nello specifico, l’Energy Manager deve individuare le azioni, gli interventi e le procedure necessarie per promuovere l’uso razionale dell’energia. La sua busta paga, in base agli anni di esperienza, varia dai 30 mila ai 60 mila euro all’anno.
– Il Growth hacker è un altro profilo che diventerà sempre più importante. Con competenze di coding, data analysis, finanza, networking, marketing e design, si occupa di ideare e sviluppare le strategie di crescita per la propria azienda. Si tratta di una “figura trasversale all’interno dell’azienda che fa della multidisciplinarietà il suo punto di forza”, il cui stipendio va dai 60 mila a 170 mila euro all’anno.
– L’Ux Designer analizza e interpreta il comportamento dei clienti di un’azienda. Nello specifico, progetta l’esperienza di un utente relativa all’uso di un prodotto digitale (sito web, app, software o altro). Il suo obiettivo principale è “migliorare la relazione tra consumatori e prodotti: in breve, è l’anello mancante tra i bisogni dell’azienda e quelli dell’utente”. Quanti vogliono ambire ad una posizione di questo tipo devono avere un percorso di studi che sia un mix tra materie umanistiche, Marketing digitale e Design. Una figura junior guadagna circa 23 mila euro all’anno, mentre una senior può raggiungere anche 58 mila euro.
Figure professionali sempre più specializzate
– Il Category Manager è il responsabile dei prodotti, dall’acquisto alla vendita. Studia il consumatore, cosa preferisce e cosa non è di suo interesse riguardo la categoria di prodotti di cui si occupa. Quanti desiderano ricoprire un ruolo di questo tipo hanno una Laurea magistrale a indirizzo economico o statistico, con specializzazione in Marketing e Comunicazione. Inoltre, è necessaria la conoscenza di una o più lingue straniere e delle normative e legislazioni. In base all’esperienza, lo stipendio annuale del Category Manager va dai 22 mila euro ai 53.750 euro all’anno.
– Il Plant Manager, detto anche Responsabile di Stabilimento, Capo Progetto o Manager di Prodotto, è colui che “presiede e organizza le operazioni quotidiane degli impianti di produzione aziendali”, di cui deve assicurare il perfetto funzionamento. Si occupa dei lavoratori a 360 gradi: assegna funzioni e ruoli, stabilisce orari di lavoro e produzione, forma i neo assunti e si occupa della loro sicurezza. Per ambire a questa posizione è necessaria una Laurea triennale in Ingegneria Industriale, Gestione Aziendale et simili. E’ bene sottolineare che alcuni lavoratori con anni di esperienza in fabbrica possono anche frequentare dei corsi di formazione appositamente realizzati per raggiungere la posizione di Plant Manager. Stando ai dati di PayScale, lo stipendio di questo professionista va dagli 80 mila ai 100 mila euro all’anno.
– Altra figura lavorativa di rilievo dei giorni nostri è il Project Manager o Responsabile di progetto. Si tratta di una vera e propria guida, che dirige “il team di progetto verso l’obiettivo che intende perseguire il cliente, intercettando l’interesse dell’investitore e parlando la stessa lingua dei professionisti”. Inoltre, si interfaccia quotidianamente con le imprese di costruzione e le pubbliche amministrazioni. Quanti desiderano diventare Project Manager hanno delle basi di Architettura e Progettazione, ma un percorso di studi di Economia, Marketing e Comunicazione. Come se non bastasse, sono richieste capacità relazionali e ottime doti di creatività e inventiva.
– Ultima figura professionale super richiesta è lo Scrum Master. Si tratta di un “supervisore che non ha ruoli di comando, ma di coordinamento“. Il suo obiettivo è “aumentare l’efficienza e il lavoro di chi è impegnato nello sviluppo di un progetto“. Il suo stipendio, secondo i dati elaborati da Glassdoor, raggiunge 70/80 mila euro all’anno.
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ultimo aggiornamento: 13-02-2021