Il decreto Aiuti quater ha innalzato il limite contanti da 2mila euro a 5mila euro, ma restano in vigore gli obblighi sulla tracciabilità.

Il limite contanti sale a 5mila euro, ma restano in vigore alcuni obblighi in materia di assegni, Pos e bonus. La tracciabilità resta centrale anche per il Governo Meloni, motivo per cui l’innalzamento del tetto massimo dei liquidi porterà a ben pochi cambiamenti.

Il limite dei contanti sale a 5mila euro: gli obblighi sulla tracciabilità restano

Il decreto Aiuti quater ha innalzato il limite dei contanti da 2mila a 5mila euro. Questo aumento della soglia sull’uso dei soldi contanti, però, non va ad annullare gli obblighi per la tracciabilità. Cerchiamo di procedere con ordine. Anche se il tetto limite delle banconote ‘liquide’ sale di ben 3mila euro, non significa che la popolazione può utilizzare i propri risparmi come preferisce. Altri limiti, infatti, restano in vigore.

Innanzitutto, resta attivo il divieto di usare i contanti in determinati settori, come i pagamenti effettuati o ricevuti dai condomini, che devono sempre avvenire tramite un conto corrente apposito. Non solo, anche gli stipendi dei lavoratori subordinati devono essere pagati allo sportello bancario. Per quanto riguarda le società e le associazioni sportive dilettantistiche, le retribuzioni devono essere tracciabili da 1000 euro in su. Un altro limite riguarda gli assegni, sia postali che bancari, che sopra i 1000 euro devono contenere la clausola “Non trasferibile”.

Soldi

Il limite contanti sale, ma la realtà non cambia

Pagamenti tracciabili anche per quel che riguarda le detrazioni fiscali sui lavori edilizi, sulle spese detraibili al 19% (tranne farmaci e prestazioni sanitarie) e sul pagamento di carburante dai titolari di Partita Iva. Gli acquisti da parte dei turisti stranieri salgono a 15mila euro, mentre le cifre che passano dai Money Transfer non devono superare 1000 euro.

Il decreto Aiuti quater dice addio al programma cashback, ma mantiene la lotteria degli scontrini che, però, dovrà essere trasformata. Infine, resta obbligatorio per gli esercenti il Pos, che deve essere sempre funzionante. Quando un negoziante nega il pagamento, incorre in una sanzione di 30 euro più il 4% della transazione in oggetto.

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ultimo aggiornamento: 19-11-2022


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