“Di fronte a una situazione così drammatica e preoccupante non si può restare semplici spettatori”: i bus rossi “con il picchio” di MarinoBus si mobilitano per chi fugge dall’Ucraina.

Dopo la campagna di alloggi gratuiti lanciata da Airbnb, anche MarinoBus si mobilita per aiutare i profughi ucraini. La compagnia pugliese di autobus che collega oltre 200 destinazioni in Italia ed Europa, offre alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina la possibilità di viaggiare gratuitamente sui propri bus di linea. Marino ha aperto le tratte a lunga percorrenza verso Campania, Basilicata, Puglia e Calabria e da tutte le città del Centro e del Nord servite dalla compagnia: Trento, Trieste, Udine e Milano.

MarinoBus per l’Ucraina: “Basta essere spettatori”

MarinoBus ha comunicato l’iniziativa solidale alle varie ambasciate e rappresentanze diplomatiche di Kiev in Italia perché possano informare dell’opportunità i cittadini ucraini in ingresso nel nostro Paese e assisterli nella fase di prenotazione dei biglietti. In questo modo MarinoBus vuole rispondere “agli appelli alla solidarietà nei confronti dei cittadini ucraini in fuga dal conflitto che ha investito il loro Paese e che cercano rifugio anche in Italia”.

Il servizio permetterà così di rendere più semplici i ricongiungimenti dei profughi con i familiari che vivono in Italia – spiega l’amministratore unico Gerardo Marino – o il raggiungimento di luoghi di ospitalità sicuri. Di fronte a una situazione così drammatica e preoccupante, non si può restare semplici spettatori ma si ha il dovere etico di sostenere, con un aiuto concreto e nei limiti delle proprie possibilità, bambini, donne e uomini che, inevitabilmente smarriti, disorientati e fragili, arrivano dall’Ucraina in un Paese straniero”.

La bandiera dell'Ucraina

Il servizio di MarinoBus è già attivo: i cittadini ucraini possono prenotare i biglietti gratuiti per i bus rossi contrassegnati dal picchio chiamando al numero telefonico 0803112335. Attraverso i confini orientali dell’Unione Europea stanno scappando migliaia di persone: all’incirca sono 836mila, stando ai numeri diffusi dalle Nazioni Unite.

La Lombardia è stata la prima Regione ad attivarsi per l’accoglienza: il governatore Fontana ha allertato ong e associazioni di volontariato del territorio e messo a disposizione diverse strutture, tra cui gli ex Covid hotel. A Conegliano la ditta di autoservizi Battistuzzi ha fatto partire un pullman per recuperare dei profughi con parenti di residenti in Italia, mentre a Napoli l’amministrazione comunale, la prefettura e il consolato hanno aperto una cabina di regia per l’accoglienza. I cittadini ucraini saranno indirizzati presso il Residence dell’Ospedale del Mare.

Profughi dall’Ucraina: l’accoglienza in Italia

Intanto, sugli autobus e alle stazioni dei treni al confine tra Ucraina e Polonia, si registrano i primi casi di discriminazione razziale. Le autorità polacche avrebbero respinto persone in fuga dall’Ucraina in base al colore della loro pelle: cittadini neri di Marocco, Egitto e Nigeria regolarmente residenti nell’ex repubblica sovietica.

L’ambasciatrice polacca in Nigeria, Joanna Tarnawska, ha smentito questi episodi discriminatori. “Tutti ricevono uguale trattamento. Posso assicurare che ho rapporti sul fatto che alcuni nigeriani hanno già attraversato il confine della Polonia”, ha dichiarato ai media locali.

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ultimo aggiornamento: 03-03-2022


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