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Il matrimonio difende dalla depressione: lo rivela la scienza

Una coppia di sposi si tiene per mano

Da uno studio transnazionale pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour emerge che le persone non sposate sono più a rischio di manifestare sintomi depressivi.

Il matrimonio è uno strumento utile a proteggere dalla depressione. Lo rivela uno studio transnazionale condotto da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Macao e pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour. Dalla ricerca, condotta su larga scala in sette nazioni diverse, emerge che le persone non sposate sono quasi il doppio più a rischio di manifestare sintomi depressivi rispetto a quelle sposate.

Il matrimonio parafulmine contro la depressione

L’analisi, intitolata Association and causal mediation between marital status and depression in seven countries, ha coinvolto quasi 107mila individui tra Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Messico, Corea del Sud, Cina e Indonesia. Insieme ad uno stile di vita sano, il matrimonio è una difesa contro la depressione: è quanto rileva il team di ricerca della Facoltà di Scienze Applicate.

Il rischio dell’emergere di sintomi depressivi per i single si accentua tra gli uomini e tra chi possiede un livello di istruzione più elevato. Lo studio ha avuto un periodo di follow-up di 4-18 anni per un sottogruppo di 20.865 persone, per le quali è stato riscontrato che lo stato di celibe si associa a una propensione a sintomi depressivi maggiore del 79% rispetto agli sposati.

Le mani con le fedi di una coppia di sposi
Le persone non sposate hanno un rischio più elevato di sintomi depressivi rispetto agli sposati

L’associazione singletudine e depressione si rileva pure negli individui divorziati o separati (in questi casi il rischio di sintomi depressivi è maggiore del 99%) e nei vedovi che maturano un rischio maggiore del 64% rispetto agli sposati. L’assunto è che chi vive da solo e non ha relazioni sentimentali stabili è più soggetto a sviluppare peggioramenti dell’umore, perdita di interessi e piaceri, sensi di colpa, agitazione e stanchezza cronica.

La divisione per status, sesso e istruzione può fornire uno strumento diagnostico essenziale per identificare i gruppi demografici a più alto rischio depressivo. La ricerca sottolinea infatti che i partecipanti non sposati nei Paesi occidentali (Inghilterra, Irlanda e Stati Uniti) hanno sviluppato un rischio di depressione più alto rispetto ai loro corrispettivi in Oriente (Corea, Cina e Indonesia).

Perché le persone sposate sono meno a rischio

Il consumo di alcol genera in tutti i casi un aumento del rischio di sintomi depressivi tra i partecipanti vedovi, divorziati o separati e single, in particolare cinesi, coreani e messicani. Allo stesso modo, il fumo è stato identificato come mediatore causale tra i single in Cina e Messico, con risultati invariati nella convalida del ricampionamento bootstrap e nelle analisi di sensibilità.

Il gruppo di ricerca ritiene che i tassi più bassi di depressione tra le coppie sposate potrebbero essere l’effetto di tre cause: il supporto reciproco all’interno della coppia, grazie al quale entrambe le parti beneficiano del supporto che danno e ricevono; un migliore accesso alle risorse economiche; l’influenza positiva reciproca sul benessere.

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ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2024 11:37

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