Turismo dell’Olio è un’iniziativa tutta italiana di agricoltura sostenibile. Di che cosa si tratta?

Fra le eccellenze mediterranee nella produzione dell’olio extravergine d’oliva spicca sicuramente il nome dell’Italia. La nostra nazione, infatti, si è sempre distinta per gli elevati standard della propria produzione olivicola. L’iniziativa che porta il nome di Turismo dell’olio nasce già nel 2020. Qualsiasi azienda italiana del settore oleario potrà aderire ufficialmente al consorzio nazionale legato al movimento. L’idea proviene dai medesimi creatori del movimento Turismo del Vino. I soci, riuniti in un’assemblea a livello nazionale, hanno approvato uno Statuto ufficiale in cui sono chiariti obiettivi, modalità e intenti dell’iniziativa.

Che cos’è il movimento Turismo dell’Olio?

La nascita del progetto è stata inizialmente promossa dall’associazione nazionale “Città dell’olio”. La direzione scientifica è guidata della professoressa Roberta Garibaldi, esperta di rilievo nel settore, nonché autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.

oliveto

Il movimento-consorzio riunirà gli artigiani e i produttori del settore, affinché tutti insieme collaborino alla promozione e alla narrazione dell’arte olivicola italiana. I valori dei frantoiani associati sono quelli dell’agricoltura sostenibile, della salvaguardia del territorio e dello sviluppo del made in Italy. Tra le principali finalità del Consorzio rientra la creazione di una comunicazione efficace tra i produttori e i clienti finali di olio extravergine di oliva.

Tutto questo comporterà, naturalmente, l’investimento in attività formative rivolte soprattutto agli operatori del settore. Grande attenzione sarà rivolta, per esempio, all’uso dei social media e alle altre modalità più innovative di promozione del prodotto.

Tuttavia, il Turismo dell’Olio prevede anche l’ideazione di attività che coinvolgano attivamente turisti e visitatori. Il momento della visita (per esempio di un frantoio, o di un oliveto) non sarà più soltanto un esercizio didattico, ma anche un’esperienza di svago e una riscoperta del rapporto con la natura.

Il concorso nazionale 2020 del Turismo dell’Olio

Nel 2020 ha avuto luogo in Italia il primo concorso nazionale del Turismo dell’Olio. Come apprendiamo direttamente dal sito dell’associazione “obiettivo del Concorso è quello di raccogliere tutte le best practice/esperienze legate al turismo dell’olio promosse dalle Città dell’Olio. Una grande opportunità per dare visibilità e valore alle proposte turistiche ed alle attività esperienziali che emergono dai nostri territori a cui si darà risalto attraverso i media e la promozione sui canali di comunicazione web e social dell’Associazione”.

Sei le categorie che hanno potuto partecipare alla gara:

  • frantoi e aziende olivicole;
  • oleoteche;
  • Musei dedicati all’olio, frantoi, uliveti storici;
  • ristoranti;
  • hotel e agriturismi;
  • associazioni e agenzie di viaggio.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 14-03-2021


Inclusione sociale e lavorativa dei migranti: il Sagrantino di Montefalco Caprai simbolo di buona accoglienza

Exor, John Elkann e la partnership con Louboutin: “Siamo entusiasti”