Si prevede un altro scostamento di bilancio di almeno 20 miliardi di euro: ecco cosa dovrebbe contenere il Decreto Sostegni di aprile-maggio 2021.
La prossima mossa del governo Draghi, insieme al nuovo scostamento di bilancio di almeno 20 miliardi di euro, sarà un punto concreto sul sostegno da fornire alle imprese piegate dalla crisi e sul graduale allentamento delle chiusure. Quello che si prospetta è un Decreto Sostegni di aprile-maggio 2021 che preveda misure concrete per l’economia reale con un’iniezione di liquidità per le attività più colpite da zone rosse e lockdown.
Cosa aspettarsi dal Decreto Sostegni di aprile-maggio 2021
I bonus per partite Iva e professionisti non bastano. I ristori sono insufficienti, sia quelli erogati che quelli ancora attesi. Pasqua e Pasquetta blindate hanno massacrato ulteriormente il settore turistico ricettivo. “Se un tampone negativo è sufficiente per andare alle Canarie o in crociera – ha dichiarato Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi, a Cartabianca –, lo stesso tampone dovrebbe valere per andare in albergo in un’altra regione italiana. Al governo chiediamo una programmazione. Abbiamo bisogno almeno di un mese di anticipo”.
“Oggi i turisti fanno le prenotazioni in vista dell’estate e noi rischiamo di perderli – ha aggiunto Bocca –. C’è la Grecia che fa le isole Covid-free e che accoglie le persone a partire dal 14 maggio, mentre in Italia ancora non sappiamo quando riapriremo”. Un piano d’azione dovrebbe arrivare a partire proprio dal Decreto Sostegni bis, atteso entro l’inizio di maggio.
Le prime indiscrezioni di stampa prevedono una riedizione degli interventi del Dl Liquidità dello scorso anno:
- la proroga delle moratorie sui debiti;
- l’ampliamento dei prestiti a garanzia pubblica;
- il rinvio almeno fino a giugno del pagamento di Irpef e Irap.
Si vocifera inoltre di una ulteriore misura salva-imprese (a costo zero) per dilatare i tempi delle procedure fallimentari e i concordati. Non dovrebbe mancare il prolungamento del blocco degli sfratti: il governo prevede di fornire un indennizzo per i redditi da locazione commerciale non incassati. Il bonus affitto prenderebbe la forma di un credito di imposta al 60% per tutte le attività che hanno subito grosse perdite di fatturato.
Forza Italia chiede una pace fiscale per il 2021
Anna Maria Bernini ha chiesto “un’accelerazione necessaria perché cento giorni dopo lo scostamento deciso a dicembre le imprese aspettano ancora gli indennizzi”. La presidente dei senatori di Forza Italia, parlando all’Ansa, chiede “una tregua fiscale e contributiva che comprenda anche la Tari, una tariffa che le imprese continuano a dover pagare anche se sono chiuse”. “Non è infatti pensabile tenere ulteriormente milioni di imprese nella palude dell’incertezza – ribadisce Bernini –, senza una reale prospettiva di ritorno al lavoro”.
Un cambio di passo al governo è chiesto a gran voce da Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. L’associazione di categoria pretende al più presto una “road map” per riaprire i negozi, i bar, i ristoranti e i mercati, e l’esenzione dal pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti.
In un’intervista concessa a Il Giornale, Sangalli denuncia che “troppe imprese del commercio, del turismo, dei servizi ma anche le attività professionali sono a rischio chiusura”. Roberto Calugi, il direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici esercizi, aggiunge che “i contributi a fondo perduto ricevuti tra il 2020 e il 2021 dai titolari di bar e ristoranti sono stati ritenuti poco o per nulla efficaci dall’89,2% degli imprenditori”. Insomma, stavolta dal governo ci si aspettano fatti e non più parole.
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ultimo aggiornamento: 12 Aprile 2021 18:20