Sfrutta l’autorizzazione concessa dall’Unione europea per la commercializzazione e realizza un prodotto 100% Made in Italy, con materie prime vegetali e senza OGM.

A Montecassiano, nella Marche, è nata la prima azienda italiana che produce e vende farina di grillo ed alimenti a base di insetti. Si chiama Nutrinsect e sfrutta l’autorizzazione concessa recentemente dall’Unione europea per la commercializzazione della polvere di Acheta domesticus (ovvero il grillo domestico) come novel food. Il via libera alle vendite è scattato il 24 gennaio e completa l’iter normativo cominciato nel 2022 e proseguito nel 2023.

Nutrinsect, prima azienda italiana di farina di grillo

Guidata dall’amministratore delegato Josè Francesco Cianni, Nutrinsect vende i suoi prodotti all’azienda di distribuzione Reire di Reggio Emilia e sarà presto disponibile per tutte le realtà del settore alimentare, oltre che per quelle del comparto alberghiero e di ristorazione. Nello stabilimento vengono allevati dieci milioni di grilli al giorno, trasformati in farina liofilizzata con un metodo etico, secondo un procedimento monitorato dall’ASL.

La polvere è un superfood: i suoi valori nutrizionali sono molto elevati. È ricca di proteine, calcio, ferro, vitamina B12 e fibre, a fronte di una quantità contenuta di grassi e calorie. Promuove l’accrescimento osseo e aiuta a prevenire l’anemia sideropenica e megaloblastica. “Dopo dieci anni di duro lavoro, con migliaia di ore di ricerca e sperimentazione – racconta Cianni all’Ansa – abbiamo raggiunto un traguardo molto importante, siamo riusciti a mettere sul mercato un prodotto 100% Made in Italy, ma soprattutto un prodotto sano e direi anche molto buono”.

Una ciotola di farina di grilli
Sistemi sostenibili ed innovativi e prodotti sicuri: l’obiettivo di Nutrinsect

Sappiamo che la polvere di grillo ha suscitato e susciterà ancora tante discussioni – aggiunge Cianni –, ma noi siamo a tutti gli effetti degli allevatori e produciamo un prodotto interamente Made in Italy, che alleviamo senza alcun antibiotico o medicinale, ma solo con materie prime vegetali, no OGM”. Il sapore della polvere è simile alla nocciola: può essere impiegata come aggiunta proteica per shake, smoothie e yogurt e miscelata nell’impasto per la preparazione di paste, pane, pizze e piadine.

Nutrinsect sta già crescendo in maniera significativa (produce due tonnellate di polvere al mese) ed è pronta a prendersi fette di mercato sempre più importanti. La startup spera che il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, apra la sua visione e quella dell’intero Paese al mondo degli insetti come fonte alimentare alternativa. Il rischio è l’arrivo sugli scaffali dei negozi di polveri non controllate da ogni parte del mondo.

Farina di grillo: etichetta e simbolo sempre evidenti

La prima azienda italiana a produrre farina di grillo ha avviato un marketplace per l’e-commerce: il costo del prodotto si aggira tra 50 e 60 euro al chilo. Al momento una confezione costa 6 euro. Oltre alla farina da destinare ai mangimi e agli alimenti per gli animali domestici, la polvere di grillo viene impiegata in pasticceria e per la produzione di pasta fresca. Naturalmente ci sono delle percentuali massime consentite: non più dell’8% nei biscotti e del 15% nelle tagliatelle.

Le confezioni devono fornire al consumatore tutte le informazioni dettagliate sulla tipologia di insetto. In aggiunta, le etichette devono indicare la quantità di animali utilizzata nei prodotti e specificarne il luogo di origine e coltivazione. Nei negozi questi alimenti verranno venduti in scomparti separati, segnalati opportunamente mediante specifici cartelli.

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ultimo aggiornamento: 15-02-2024


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