Le previsioni sono positive: secondo gli analisti, chi produce e vende panettone e pandoro ripeterà i numeri del 2021, nonostante l’inflazione e il caro energia.
Gli italiani sono disposti a tagliare quasi tutti i beni e servizi nei periodi di crisi, ma non vogliono rinunciare a panettone e pandoro per le feste di Natale. Lo dimostrano le previsioni per il 2022 rispetto ai numeri del 2021 relativi all’industria dei classici dolci milanese e veronese. L’anno scorso, stando ai dati elaborati da Csm Ingredients e NielsenIQ, il fatturato dei prodotti industriali ha toccato quota 217 milioni di euro, mentre quello degli artigianali ha raggiunto i 118,5 milioni. Questo trend potrebbe ripetersi nel 2022.
Panettone e pandoro: 2022 non conoscerà crisi
Nonostante l’inflazione alle stelle, il caro bollette e l’aumento dei prezzi, la maggior parte dei consumatori italiani dovrebbe spendere per i cibi delle feste come negli scorsi anni. La ricerca di NielsenIQ Lo stato del largo consumo in Italia che analizza i consumi e le abitudini di acquisto nella Grande Distribuzione Organizzata, prevede che il 58% delle famiglie non modificherà il budget per pranzi e cene delle festività. In vetta alla classifica degli acquisti, con il 65% delle preferenze, ci sono proprio i dolci natalizi.
Il Gruppo Bauli è leader del settore con i brand Bauli, Alemagna, Bistefani e Motta e registra segnali positivi. “Stando alle nostre stime – spiega il presidente Michele Bauli al Sole 24 Ore – i volumi di vendita del Natale, dopo una partenza lenta, si potranno attestare su valori non lontani da quelli dell’anno scorso. Le risposte tuttavia le avremo solo dopo le feste”.
Non è da meno Vergani, la casa del panettone milanese dal 1944. Sebbene ci siano forti aumenti nei costi delle materie prime e dell’energia, a livello di sell in l’azienda fa segnare un +30%. Il merito è soprattutto delle richieste che arrivano dall’estero, in particolare da Stati Uniti e Canada, Sud America, Australia, Asia, Francia e Regno Unito.
Le previsioni per le società del comparto sono positive, malgrado un’indagine condotta dalla società milanese di consulenza aziendale e analisi dei dati Maiora Solutions conferma che panettone e pandoro quest’anno costeranno molto di più rispetto al 2021. Il prezzo medio sale del 38% per i panettoni industriali e del 7% per quelli di pasticceria.
Panettone e pandoro: Balocco aumenta più di tutti
I panettoni con i maggiori aumenti sono quelli di Balocco: il prezzo medio è quasi raddoppiato (+93%), passando da 3,32 euro al chilo nel 2021 a 6,40 euro al chilo nel 2022. Crescono parecchio pure i prezzi di Carrefour Extra (da 3,39 euro a 5,50 euro al chilo: +62%) e di Motta, che da 4,49 euro passa a 6,64 euro al chilo con un +48%. Sono più contenuti gli aumenti di Terre d’Italia (+21%), Bauli (+20%) e Tre Marie (+16).
“In questi mesi le aziende della distribuzione hanno gradualizzato il trasferimento sui prezzi al consumo degli aumenti subiti in fase di acquisto – spiega Carlo Alberto Buttarelli, direttore Ufficio studi e relazioni con la filiera di Federdistribuzione –, riducendo i propri margini economici. Una pressione enorme sui bilanci delle imprese”.
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ultimo aggiornamento: 20-12-2022