Il nuovo progetto di “green infrastructure” della provincia di Monza e Brianza si chiama Parco dell’Acqua.

BrianzAcque, gestore del servizio idrico integrato della provincia di Monza e Brianza, è alle prese con un ambizioso progetto di “green infrastructure” (“infrastruttura verde”). La presentazione del progetto ha avuto luogo in una conferenza stampa svoltasi a febbraio nella città di Monza: tra gli ultimi mesi del 2021 e l’inizio del 2022 nascerà il nuovo complesso che porta il nome di Parco dell’Acqua.

L’iniziativa verrà finanziata con i fondi della Regione Lombardia. L’obiettivo è quello di coniugare le opere di contenimento dell’acqua piovana con lo sviluppo sostenibile del luogo. Il Parco dell’Acqua sorgerà in spazi urbani abbandonati che si trovano nelle due città di Bernareggio e Arcore.

Come sarà strutturato il Parco dell’Acqua?

I due poli del Parco dell’Acqua (quello di Arcore e quello di Bernareggio) avranno l’aspetto di veri e propri giardini pubblici. Saranno, infatti, rivalorizzate aree urbane marginali e in degrado, ma non si tratta soltanto di questo. L’altro fondamentale obiettivo è quello di risolvere i problemi legati agli allagamenti e alle frequenti esondazioni dei fiumi della zona.

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Il piano unisce gli interventi relativi al trattamento delle acque meteoriche (di cui si occuperà nello specifico il Servizio Idrico Integrato della Brianza) ad altri di rilievo paesaggistico, fruitivo e educativo.

Fulcro del parco sarà il bacino di infiltrazione per raccogliere le acque piovane (quello di Arcore, per esempio, avrà una straordinaria capacità, di oltre 13mila metri cubi).

Tutto intorno al bacino sorgeranno, invece, spazi adibiti a varie funzioni ricreative: percorsi pedonali, piste ciclabili, orti urbani, spazi per organizzazione di eventi e picnic, canali, aree gioco, aree ludico-didattiche dedicate ai più piccoli sul tema del ciclo dell’acqua.

Il fine ultimo della creazione del Parco dell’Acqua della Brianza è quello di migliorare la qualità dei corsi d’acqua e diminuire il cosiddetto rischio idraulico. I principi guida rimangono sempre quelli del potenziamento e della tutela della biodiversità. Soltanto in questo modo si possono concretizzare maniere innovative e alternative di fruizione del territorio, soprattutto nei contesti urbani.

Chi finanzierà la costruzione del Parco?

Come apprendiamo da una nota del sito della Regione Lombardia, saranno i fondi regionali a cofinanziare i lavori adibiti alla costruzione del Parco dell’Acqua.

Piero Foroni, assessore regionale al Territorio e Protezione civile, è intervenuto durante la conferenza stampa tenutasi a febbraio nella città di Monza. Fioroni ha dichiarato che:

“Per quanto riguarda le opere strutturali, la Regione negli anni ha finanziato quattro tipologie di ‘nature based solutions’. Investendo oltre 7 milioni di euro nei cosiddetti ‘Sistemi naturali di trattamento e ritenzione delle acque di sfioro della fognatura’. L’opera in corso di realizzazione è un vero e proprio caso concreto di gestione di acqua e aree verdi. Nonchè di valorizzazione ambientale e di fruizione di spazi urbani da rivitalizzare”.

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ultimo aggiornamento: 04-03-2021


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