I prodotti femminili sempre più tassati: cosa sono la Pink Tax e la Tampon Tax e come incidono sui consumi e sul portafoglio delle donne.

Pink Tax è un termine che si riferisce alla pratica di applicare prezzi più alti ai prodotti femminili rispetto a quelli maschili, anche se i prodotti sono sostanzialmente simili. Questo fenomeno si verifica in varie categorie di prodotti, tra i quali possiamo annoverare i prodotti per la cura della persona, come gli assorbenti (per i quali si parla di Tampon Tax), la cui IVA, in Italia, è incrementata insieme a quella dei prodotti della prima infanzia. La Pink Tax, dunque, si presenta come una forma di discriminazione di genere che colpisce le donne, imponendo loro costi supplementari per beni di consumo essenziali.

Cos’è la Pink Tax

La Pink Tax esiste a causa di una serie di fattori. Uno di questi è il marketing differenziato, in cui le aziende utilizzano strategie di branding e confezionamento per differenziare i prodotti per donne da quelli per uomini e, quindi, giustificarne un prezzo più elevato.

Un altro fattore da considerare, in tal senso, è la mancanza di consapevolezza e di informazioni su questa pratica discriminatoria. Spesso le donne non sono consapevoli di pagare di più per prodotti simili o, addirittura, identici a quelli destinati agli uomini.

Pink Tax
Pink Tax

Tale tassa, dunque, nel corso del tempo crea, inevitabilmente, una disparità economica di genere, poiché le donne si ritrovano a spendere di più per gli stessi beni di consumo.

Tampon Tax: perché i prodotti mestruali sono tassati?

La Tampon Tax si riferisce alla tassa applicata ai prodotti igienici per il ciclo mestruale, tra cui ci sono tamponi e assorbenti.

I prodotti igienici per il ciclo mestruale sono considerati beni di lusso anziché beni di prima necessità. Questa classificazione non tiene conto del fatto che le donne devono per forza acquistarli, per poter gestire il ciclo mensile.

Tale tassa, nei fatti, evidenzia quello che, nei fatti, si presenta come un tabù sociale e culturale che circonda la mestruazione, sostenendo, alla fine, una visione negativa e imbarazzante di questo processo biologico naturale.

Assorbenti femminili
Assorbenti femminili

A livello europeo, il Paese che applica una maggiore tassazione sugli assorbenti femminili e l’Ungheria, con un Iva pari al 27%.

La Grecia, invece, è passata da 13% al 24%. In Gran Bretagna, inoltre, l’IVA sugli assorbenti ha subito un taglio, negli ultimi tempi, del 5% passando dal 20% al 15%.in Germania, inoltre, è passata dal 19% 7% mentre a Malta è pari a zero.

In alcuni Paesi, dunque, come d’altronde avviene in Italia, gli assorbenti sono, sostanzialmente, considerati un prodotto di lusso.

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ultimo aggiornamento: 05-01-2024


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