La start-up Lift Energy, nata al Politecnico di Milano, ha depositato il brevetto di un isolante che rende le batterie al litio metallico durature e ricaricabili.

Dall’Italia arriva una scoperta destinata a rivoluzionare il settore energetico: le batterie che si ricaricano il doppio. È la start-up Lift Energy, nata grazie a due giovani ricercatori del Politecnico di Milano, ad aver depositato il brevetto di un isolante che rende le batterie al litio metallico durature e ricaricabili. Attualmente questo tipo di batterie hanno un’elevata capacità di accumulo ma sono monouso.

Come funzionano le batterie che si ricaricano il doppio

Le batterie al litio hanno una grossa densità di energia e ne possono immagazzinare una enorme quantità in uno spazio relativamente limitato. Ciò le rende particolarmente adatte per le auto elettriche, dove lo spazio è ristretto. Tuttavia, oltre ad essere sensibili alla temperatura, non sono ricaricabili.

Maurizio Sansotera, professore associato di fondamenti chimici delle tecnologie, e Eugenio Gibertini, ricercatore esperto nel campo dell’ingegneria chimica e della chimica-fisica applicata, sono riusciti a creare una innovativa pellicola isolante che evita gli spostamenti del litio tra l’anodo e il catodo, un movimento che dopo pochi utilizzi rende la batteria inutilizzabile.

Rifornimento
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L’isolante limita l’usura e moltiplica la ricarica della batteria. La costruzione del prototipo è stata affidata a Piergiorgio Marziani, ingegnere meccanico specializzato al Politecnico di Milano in Ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie. I tre ricercatori hanno unito le forze e lanciato la start-up Lift Energy con l’obiettivo di arrivare il più presto possibile all’industrializzazione.

La scoperta ha attirato subito l’attenzione di Ground Control Holding, team milanese che finanzia e sviluppa soluzioni innovative di energia pulita. L’azienda guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Petrucci ha rilevato il 10% della start-up finanziando lo sviluppo in serie delle batterie. Con un investimento da 6,5 milioni di euro nei prossimi tre anni, GCH punta all’industrializzazione di processi e prodotti entro 12-18 mesi.

Da start up del Politecnico di Milano una scoperta sensazionale

Le potenzialità e le applicazioni del metodo messo a punto da Lift Energy sono enormi. Queste batterie possono essere usate nell’automotive e nel settore biomedico, nell’aerospazio e nell’elettronica di consumo. Caricano il doppio rispetto a quelle tradizionali e il loro peso è inferiore a quelle a ioni di litio, così come il quantitativo di “petrolio del futuro” richiesto. Inoltre, permettono una gestione più facile delle temperature, limitando il rischio di combustione.

Continuiamo a usare i laboratori del Politecnico, dove abbiamo una linea pilota e abbiamo aggiunto un pezzo di ricerca al Kilometro Rosso (il polo privato dell’innovazione di Bergamo, ndr)” – racconta Sansotera al Sole 24 Ore. L’avanzamento è molto promettente. Nel futuro, pensiamo di stringere alleanze con società già specializzate nella produzione di batterie. Preferibilmente in Italia, anche se non abbiamo preclusioni”.

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ultimo aggiornamento: 31-12-2023


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