Il progetto si chiama Campus Grapes e incrocia rigenerazione e innovazione ambientale per un vero e proprio laboratorio hi-tech a cielo aperto.
Il Politecnico di Torino ha lanciato ufficialmente la prima vigna urbana al mondo. L’ateneo piemontese ha presentato il pionieristico progetto Campus Grapes, un laboratorio hi-tech a cielo aperto che sorgerà nel cuore del Politecnico. Il vigneto si estenderà su una superficie di 1.000 metri quadri e trasformerà l’università in un punto di riferimento per la viticoltura di precisione, la tecnologia e la sostenibilità.
Politecnico di Torino: nasce la vigna urbana
Campus Grapes è un progetto ideato dalla giovane impresa torinese Citiculture, startup green tech fondata da Alberto Cardile, Luca Balbiano e Paolo Astrua che sviluppa soluzioni verdi per rispondere in modo concreto a qualsiasi esigenza aziendale e ambientale. La vigna urbana del Politecnico è stata finanziata con una campagna di crowdfunding che ha raccolto oltre 90.000 euro.
Alla base dell’innovativo vigneto ci sono quattro parole chiave: rigenerazione urbana, beni comuni, tecnologia e innovazione ambientale. L’obiettivo, infatti, è innestare nel campus dell’università uno spazio verde e sostenibile in cui far coesistere in armonia la natura e la vita urbana, migliorando la qualità della vita delle persone. Le oltre 750 piante di vite in vaso che verranno collocate nella vigna saranno in grado di assorbire 2 tonnellate di anidride carbonica all’anno.

La vigna urbana genera un ambiente che favorisce la biodiversità in città: il vigneto è fondamentale per gli insetti impollinatori e garantisce una varietà di flora che arricchisce il paesaggio urbano. In aggiunta, gli studenti e le studentesse, il corpo docente, i cittadini e le cittadine avranno a disposizione un luogo di aggregazione e partecipazione comunitaria. Le piante ed il suolo, inoltre, saranno dotati di sensori intelligenti che monitorano in tempo reale la loro salute e il loro impatto sull’ambiente.
Il progetto nasce dalla sinergia tra innovazione green e mondo accademico. A Campus Grapes hanno partecipato attivamente Alberto Cardile, Luca Balbiano e Paolo Astrua di Citiculture con tre docenti del Politecnico: Patrizia Lombardi, ordinaria del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio; Danilo Demarchi, ordinario del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni; Marco Piras, ordinario del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture.
Campus Grapes tra rigenerazione e innovazione
“Con Campus Grapes, inauguriamo un nuovo modello di rigenerazione urbana e innovazione green, trasformando le città in luoghi di benessere, inclusione e sperimentazione scientifica – ha dichiarato Balbiano, amministratore delegato di Citiculture –. Una vigna urbana come simbolo concreto per migliorare la qualità della vita in città, rafforzare i legami sociali e ridurre l’impatto ambientale”.
Dieci aziende sponsor del territorio torinese, sostenitori corporate e privati hanno partecipato alla prima fase del crowdfunding. A loro si è unita 1 Caffè Onlus, la prima realtà sociale digitale nata per sostenere i piccoli e medi enti non profit italiani attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono. “Affiancheremo questo progetto nello sviluppo di attività culturali, educative e solidali – ha commentato Pietro Mazza Midana, socio onorario e membro del direttivo dell’associazione –, con l’obiettivo di rendere il vigneto una piattaforma fisica e simbolica per promuovere il dono, la consapevolezza ambientale e l’attivismo civico”.
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ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2025 9:19