Il Garante della privacy ha aperto un’indagine sulla celebre piattaforma di video a luci rosse in seguito alla segnalazione di un utente.

Come se non bastasse il crollo del traffico durante la finale del reality Temptation Island, Pornhub è rischio chiusura in Italia. La celebre piattaforma di video a luci rosse è sotto osservazione da parte del Garante per la protezione dei dati personali. L’Authority ha chiesto informazioni a MG Freesites Ltd (MindGeek), la società cipriota che gestisce il sito, sul trattamento dei dati personali degli utenti italiani.

Pornhub a rischio chiusura in Italia?

In seguito alla segnalazione di un utente, il Garante della privacy ha aperto un’istruttoria per chiarire qual è il meccanismo dietro i sistemi di tracciamento e la profilazione dei visitatori della versione italiana del portale. Adesso MindGeek è chiamata a chiarire se effettua trattamenti di profilazione e, in tal caso, con quali modalità e finalità.

Per quanto riguarda l’uso di cookie e altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici – si legge nel comunicato dell’Autorità –, la società dovrà indicare la base giuridica del trattamento (sia per gli utenti che abbiano creato un account sulla piattaforma sia per quelli non autenticati), la tipologia e la natura dei dati eventualmente raccolti, nonché le modalità tecniche per raccogliere il consenso e quale informativa sia stata resa agli utenti”.

Un utente guarda un video per adulti di Pornhub
Pornhub non chiede il consenso ai dati degli utenti: rischia la chiusura?

La questione più spinosa per Pornhub è informare l’Authority se MG Freesites ha eventualmente comunicato e ceduto a terzi i dati raccolti. In tal caso, la società dovrà precisare chi sono i destinatari e assicurare se questa circostanza è stata preventivamente resa nota agli utenti. Il termine per rispondere a queste richieste è fissato in 20 giorni.

In aggiunta, i vertici della piattaforma leader mondiale dell’intrattenimento per adulti dovranno specificare quali misure sono state adottate per verificare l’età anagrafica degli utenti italiani. Non solo: Pornhub deve precisare come ha informato i visitatori sull’esercizio dei propri diritti in materia di protezione dei dati personali.

Pornhub richiederà la carta d’identità?

MindGeek è già nell’occhio del ciclone negli Stati Uniti. Da quando in Stati come Mississippi e Utah è stato introdotto un sistema di verifica dell’età che richiede di inserire i dati della propria carta di identità per accedere ai portali che contengono materiale per adulti, Pornhub si affida ad un software di age verification. La scelta non ha pagato: il traffico è calato dell’80% e MG ha preferito chiudere del tutto in questi Stati.

In Italia non è prevista una chiusura di Pornhub, almeno per il momento. Naturalmente se MindGeek decidesse di non rispondere alla richiesta di informazioni del Garante della privacy, la situazione si complicherebbe. In Europa non è stata ancora presa in considerazione la possibilità di richiedere un documento d’identità prima di accedere ad un sito per adulti.

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ultimo aggiornamento: 19-07-2023


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