Per andare prima in pensione, il governo sta pensando al riscatto della laurea agevolato anche per il 2022: ecco come funzionerà.

Il riscatto della laurea agevolato è un meccanismo introdotto nel 2019 per andare prima in pensione e accelerare l’uscita dal mondo del lavoro. Attualmente è previsto fino al 31 dicembre 2021, ma il governo sta pensando di concedere una proroga fino al 2022. Ad oggi la misura consente di riscattare, al massimo di cinque anni (sei in caso di laurea in Medicina), periodi non soggetti ad obbligo contributivo e non già coperti dalla contribuzione. L’unica condizione è non aver versato contributi prima del 1996.

Riscatto laurea agevolato: proroga al 2022

La proroga dovrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2022 e varrebbe pure per gli anni a seguire. Soltanto nel corso del 2020 sono arrivate all’Inps più di 55mila domande per il riscatto della laurea con lo sconto.

L’obiettivo di Mario Draghi e il suo esecutivo è allungare la possibilità di far riscattare i periodi di studio per la laurea ai fini previdenziali, pagando l’onere minimo per ogni anno recuperato e così raggiungere prima la pensione. L’ipotesi è stata anticipata dal Messaggero e confermata da fonti di governo.

Giovani laureati
Boom di richieste per il riscatto di laurea agevolato

La conferma è quella dell’articolo 20, commi 1-5, del Decreto Legge del 28 gennaio 2019, n. 4 convertito con modificazioni nella legge n. 26 del 28 marzo 2019.

Ma quanto costa la procedura e come si riscattano gli anni degli studi universitari per andare in pensione prima?

Il costo del riscatto di laurea agevolato

Il riscatto, parametrato alla retribuzione ma agevolato, costa in media sui 5.200 euro l’anno. L’onere è pari a quello che versano i soggetti inoccupati, calcolato sul minimale di artigiani e commercianti e applicando un’aliquota del 33%. Questo importo è deducibile fiscalmente. La somma finale si può saldare in una soluzione unica o in massimo 120 rate mensili non inferiori a 30 euro.

Il beneficio varia in relazione al reddito del beneficiario. La cosiddetta “pace contributiva” per riscattare i contributi, invece, prevede la detrazione fiscale del 50% dell’onere. Il riscatto light non ha limiti di età, a patto di non avere versato contributi prima del 1996 e di essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata). Per usufruirne basta non essere già titolari di una pensione.

Sono esclusi dal riscatto agevolato gli iscritti alle casse di previdenza dei liberi professionisti e agli ordinamenti previdenziali stranieri. La domanda può essere facilmente inoltrata online sul sito ufficiale dell’Inps nella sezione “Portale riscatti – Ricongiunzioni”. La piattaforma include la funzione “Modalità di calcolo”, con la quale è possibile impostare il metodo per calcolare il costo dell’onere.

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ultimo aggiornamento: 22-04-2021


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