Una proposta della Commissione promette pene più severe e un livello minimo di sanzioni per chi inquina, maggiori azioni di contrasto transfrontaliere e azioni dure per le imprese “no green”.

Dopo la discussa proposta di direttiva sull’efficienza energetica degli immobili, il piano della Commissione europea per la preservazione della natura si arricchisce di altre restrizioni di lungo periodo. Frans Timmermans, il vice presidente esecutivo della Commissione con delega al Green Deal, ha fatto sapere che una nuova direttiva dell’Ue sui reati ambientali passerà presto al vaglio di Parlamento e Consiglio. La norma prevede l’inasprimento delle pene per chi commette ecocidio, ovvero la distruzione consapevole dell’ambiente naturale.

Quali reati ambientali diventeranno penali?

La proposta introduce nuovi reati ambientali come l’estrazione illegale di acqua, il commercio abusivo di legname e il riciclaggio illecito di navi. Si fa obbligo agli Stati membri dell’Unione di adottare misure di diritto penale per contrastare l’ecocidio e si fissa un livello minimo per le sanzioni. Il piano dell’Ue rafforza inoltre l’efficacia della cooperazione tra le varie forze dell’ordine.

Qualora il reato causi la morte o lesioni gravi a una persona, gli Stati membri dovranno prevedere la reclusione almeno fino a dieci anni. La direttiva mira a colpire anche le imprese inquinanti. Le aziende che si macchiano di ecocidio verranno escluse dall’accesso ai finanziamenti pubblici e dalle procedure di appalto. È inoltre prevista la revoca delle autorizzazioni amministrative.

Una discarica abusiva in un bosco
La stretta dell’Ue contro chi inquina

La Commissione punta a fare in modo che in materia di tutela del verde gli Stati membri abbiano una legislazione penale comune. Per contrastare pratiche criminali come l’inquinamento di aria, acqua e suolo e il traffico illegale di fauna selvatica, la proposta si pone l’obiettivo di facilitare le indagini e le azioni di contrasto transfrontaliere.

Lasciare agire impunemente i trasgressori mina i nostri sforzi collettivi per proteggere la natura e la biodiversità, combattere la crisi climatica, ridurre l’inquinamento ed eliminare i rifiuti – fa sapere Timmermans in un nota. Gli abusi gravi devono essere accolti con una risposta seria e la proposta odierna pone le basi per questo”.

Ecocidio è reato: il Parlamento europeo si attiva

I crimini ambientali sono difficili da indagare e portare davanti alla Corte, mentre le sanzioni tendono ad essere deboli – spiega Virginijus Sinkevičius, il Commissario per l’ambiente –. Ecco perché abbiamo bisogno di rafforzare il nostro diritto penale ambientale. In un momento in cui la comunità internazionale discute il crimine di ecocidio, un alto livello di protezione è importante non solo per le generazioni presenti ma anche per quelle future mentre raddoppiamo i nostri sforzi per combattere il degrado della natura”.

Dobbiamo utilizzare tutti i mezzi possibili per proteggere l’ambiente a livello di Unione – aggiunge Vera Jourova, la vice presidente della Commissione –. Il diritto penale è uno di questi e questa proposta fornirà alle autorità di contrasto e alla magistratura gli strumenti per agire in modo più efficace contro i crimini ambientali in tutta l’Unione”.

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ultimo aggiornamento: 29-12-2021


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