Lo smart working è sempre più comune anche in Italia a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19: scopriamo la situazione attuale e le previsioni sul futuro.
A partire dal mese di febbraio del 2020, a causa dell’emergenza sanitaria, molti dipendenti italiani si sono trovati a dover vivere una nuova esperienza che fino a pochi mesi prima era impensabile. Lo smart working (o lavoro agile), infatti, è sempre più comune anche in Italia, accompagnato da vantaggi e svantaggi. Il 9 marzo del 2020, dopo l’annuncio del lockdown, ancora più aziende sono state costrette a scegliere lo smart working per poter restare aperte. Quali sono i vantaggi e cosa cambierà in futuro?
Cos’è lo smart working?
Il lavoro agile, chiamato anche smart working, è un’evoluzione del telelavoro. Gli orari e le mansioni sono le stesse, ma solo l’ambiente cambia: invece di operare in ufficio, il lavoratore può compiere tutte le attività direttamente da casa.
![Lo smart working](https://leonardo.it/wp-content/uploads/2020/11/SH_smart_working-1024x683.jpg)
Una ricerca dell’ISTAT, diffusa durante il mese di giugno 2020, ha rivelato che in Italia il numero di aziende che hanno scelto lo smart working è sensibilmente aumentato. Ecco da chi è stato introdotto o esteso:
- 90% delle grandi imprese italiane (con più di 250 addetti);
- 73% delle medie imprese (50-249 addetti);
- 37% delle piccole imprese (10-49 addetti);
- 18% delle microimprese (3-9 addetti).
Tra gennaio/febbraio del 2019, il personale a distanza era solo l’1,2% del totale. Insomma, una vera e propria rivoluzione del lavoro in Italia.
I vantaggi dello smart working in Italia
Una ricerca condotta da Microsoft, la celebre azienda di informatica, ha rivelato che l’87% degli italiani ha riscontrato che la propria produttività è pari, se non superiore, a quando lavorava in ufficio. I lavoratori sembrerebbero quindi essere soddisfatti di questo modo di lavorare, che in passato era scelto da poche aziende. Quali sono i vantaggi del lavoro agile?
- Riduzioni delle spese extra (benzina, trasporti pubblici etc.);
- Meno stress;
- Più tempo per il lavoro e per i propri interessi, considerando che non bisogna spendere tempo per muoversi all’interno delle città.
Il futuro dello smart working
Sempre secondo la stessa ricerca di Microsoft, il 66% dei lavoratori italiani coinvolti vorrebbero lavorare, dopo la pandemia, in smart working almeno una volta a settimana. L’88% dei manager prevede di introdurre il lavoro ibrido in futuro.
Lo smart working, anche quando il periodo segnato dal COVID-19 sarà finalmente superato, potrebbe quindi continuare a far parte della vita dei lavoratori italiani.
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ultimo aggiornamento: 23-11-2020