È il progetto pilota del Mobile Angel: l’orologio è collegato alla centrale operativa del comando provinciale dei Carabinieri e si attiva in caso di violenza.

Uno smartwatch contro femminicidi, stupri, stalking e violenze. È il progetto lanciato a Roma grazie ad un protocollo d’intesa siglato tra la Procura della Capitale e il comando provinciale dei Carabinieri. L’orologio di ultima generazione è pensato per combattere in modo efficace ed immediato ogni tipo di violenza di genere. Il modello è il Mobile Angel, la cui sperimentazione si è conclusa con successo a Torino, Ivrea, Milano e Napoli.

Lo smartwatch contro femminicidi, stupri e stalking

A Roma l’iniziativa è nella sua fase iniziale con alcune decine di orologi intelligenti distribuiti a donne in situazioni di grave pericolo che hanno denunciato comportamenti persecutori o violenti. Lo smartwatch è collegato direttamente alla centrale operativa del comando provinciale e viene indossato come un normale orologio. Basta un colpo improvviso (o lo strappo dal polso) a far scattare l’intervento delle forze dell’ordine.

In alternativa, l’attivazione del segnale di aiuto può essere effettuata aprendo una app o premendo il tasto laterale dell’orologio. Naturalmente è necessario il consenso preventivo delle donne per la geolocalizzazione, che permette di sapere 24 ore su 24 dove si trova la persona che indossa lo smartwatch, in qualsiasi parte d’Italia. Il contatto immediato con i Carabinieri arriva alla sala operativa dove c’è uno schermo dedicato e grazie al Gps fa partire gli agenti per il soccorso.

Violenza di genere
Stop ad abusi e maltrattamenti in famiglia: l’orologio antiviolenza prezioso alleato

Con il geolocalizzatore la pattuglia dei Carabinieri più vicina raggiunge la donna, che a sua volta viene avvisata tramite una vibrazione che i militari sono stati allertati. L’orologio per fermare i femminicidi e le violenze di genere è anche dotato di un microfono che registra l’episodio che sta avvenendo.

Roma si è attivata su questo progetto perché nel 2023 i procedimenti penali da codice rosso sono stati 3.737, oltre 10 al giorno. In proiezione c’è una crescita di atti persecutori gravi: gli episodi previsti nel 2024 sono 4.000, con una media giornaliera che supera i 10 casi. Nel corso del 2023 il pool antiviolenze, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, ha formulato la richiesta di misura cautelare in 884 casi: 332 hanno previsto il carcere e 57 gli arresti domiciliari.

Mobile Angel: a Roma l’orologio antiviolenza

L’orologio ha un enorme potenziale per fermare l’emergenza. Nella Capitale, infatti, i Carabinieri hanno gestito con la Procura 470 attivazioni del protocollo codice rosso soltanto negli ultimi sei mesi. Nella maggior parte dei casi si è trattato di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, chiusi con 82 arresti.

Con questo strumento – dichiara il procuratore capo Francesco Lo Voi – lo Stato mette nelle condizioni la vittima di violenza di genere di potersi difendere e comunicare immediatamente con gli inquirenti: culturalmente sposta sulla vittima il potere di iniziativa. Lo scopo è fornire tutte le soluzioni possibili per contrastare e prevenire questo drammatico fenomeno”.

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ultimo aggiornamento: 23-05-2024


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