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L’Ue lancia un sistema di allerta rapido in agricoltura per gestire e prevenire le crisi

Agritech, agricoltura e tecnologia

Affidato alla società italiana Areté, questo studio di gestione centralizzata a livello europeo servirà ad anticipare gli sconvolgimenti causati da clima e mercati.

Da siccità ed alluvioni all’arrivo di specie aliene che distruggono coltivazioni e allevamenti, i cambiamenti climatici e la globalizzazione degli scambi commerciali piegano sempre di più l’agricoltura. Per salvare grandi e piccole imprese esposte all’emergenza, la Commissione europea ha commissionato ad Areté, azienda italiana specializzata in analisi economiche per l’agribusiness, un innovativo sistema di allerta rapido. Il modello è quello del RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed), come già avviene per le emergenze sanitarie.

Sistema allerta rapido in agricoltura: lo studio

Areté è una società indipendente bolognese di ricerca, analisi e consulenza economica specializzata nei settori dell’agricoltura, del cibo e dei mercati connessi. Al centro dell’analisi messa a punto dal gruppo di lavoro ci sono i big data. Lo studio, processando una massiccia raccolta di informazioni, permetterà di mappare i sistemi più performanti di gestione dei dati in agricoltura nel mondo, per analizzare il potenziale delle tecnologie ICT.

L’obiettivo principale è migliorare il sistema informativo dell’Unione europea sui mercati agroalimentari, dalle fasi di fornitura dei mezzi tecnici per l’agricoltura alla distribuzione finale. In questo modo, le imprese del settore avranno a disposizione un modello grazie al quale saranno in grado di reagire subito e senza perdite di tempo ai sempre più frequenti sconvolgimenti climatici e del mercato delle commodity.

agricoltura innovativa
L’agricoltura è sempre più innovativa in Europa

La Commissione ha affidato la realizzazione dello studio ad Areté non solo per adeguarsi ai cambiamenti climatici e finanziari. La rete di sicurezza garantita dalla vecchia Politica agricola comune è stata ormai smantellata. Con i costi delle soft commodity (cereali, olio, proteine, tuberi, cacao e caffè) schizzati alle stelle, gli aiuti legati ai prezzi di riferimento dei singoli beni e le compensazioni per i produttori sono ormai un lontano ricordo. Trainati dalla deregulation, i prezzi sono stati livellati verso un forfait sganciato dai livelli produttivi.

L’obiettivo dello studio – spiega Enrica Gentile, amministratore delegato e business unit manager di Areté – è individuare le migliori pratiche in uso nel mondo sui sistemi di monitoraggio e di precisione. Oltre ai 27 Paesi dell’Unione studieremo soprattutto i sistemi di Stati Uniti, Canada e Australia per vedere chi ha i sistemi più efficaci e come vengono usati anche a livello pubblico per aiutare a prevenire i momenti di crisi, prevedere quando si stanno per verificare determinate situazioni di mercato per anticiparle”.

Big data in agricoltura: è sempre più agritech

Lo scopo – aggiunge Gentile – è mettere a punto un sistema che veicola in modo chiaro e tempestivo le informazioni agli operatori per gestire efficacemente le crisi e per evitare che si ripeta quello che è accaduto anche con il Covid, quando improvvisamente sparisce la disponibilità di prodotti importanti”.

Allo stesso tempo, il sistema di Areté si propone di favorire lo sviluppo dell’agricoltura 4.0, evoluzione dell’agricoltura di precisione e risultato dell’applicazione di una serie di tecnologie innovative. Si calcola che le aziende che già utilizzano sistemi agritech arrivino a risparmiare fino al 30% di acqua, riducendo notevolmente il dosaggio di agrofarmaci e fertilizzanti.

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ultimo aggiornamento: 11 Settembre 2023 20:51

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