Il turismo in montagna registra un numero di presenze superiore agli anni pre-Covid: crescono le e-bike e le ciaspole, la ricerca del relax e del buon cibo.

Gli italiani riscoprono il piacere della montagna e delle vacanze sulla neve tra sci e relax. Lo rivelano i dati relativi al primo trimestre del 2023 diffusi da Federalberghi. L’associazione di categoria ha commissionato un’indagine di settore all’Istituto ACS Marketing Solutions, che ha intervistato un campione di 3.512 persone. Dall’analisi emerge che dopo le interruzioni forzate della pandemia, quasi 12 milioni di italiani hanno trascorso o trascorreranno una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo.

Vacanze sulla neve 2023: numeri da record

Assorbite le nuove regole entrate in vigore dal 2022, i turisti di montagna sono tornati nelle loro località preferite (su tutte le Alpi – in testa Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige – e gli Appennini) e hanno speso mediamente 751 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 9,6 miliardi di euro: 5,2 miliardi per le settimane bianche e 3,8 miliardi per i fine settimana. Numeri importanti, anche superiori a quelli del 2019.

Le attività svolte in montagna sono soprattutto lo sport e le passeggiate, senza dimenticare il relax nelle spa e il buon cibo a tavola, con particolare attenzione per le specialità enogastonomiche locali. Ai tradizionali sci gli amanti delle vette e degli spazi aperti affiancano l’e-bike e le ciaspole.

Uno sciatore in montagna
Vacanza in montagna per quasi 12 milioni di italiani nel 2023

La prima voce di spesa per chi va in settimana bianca è quella per i pasti (29,9%), seguita dal pernottamento (29,7%) e dal viaggio (20,2%). L’alloggio preferito è l’albergo (27,9%), ma crescono quelli che optano per le case di parenti ed amici (21%), i bed & breakfast (14,0%) e i rifugi alpini (12,9%).

I criteri che guidano la scelta della località sono la bellezza naturale del posto (49,5%) e le caratteristiche che la rendono ideale per riposarsi (20,7%). Il 59,7% dei vacanzieri ha prenotato la settimana bianca contattando direttamente la struttura ricettiva, il 33% lo ha fatto tramite il sito internet e il 26,7% via telefono e posta elettronica.

Le percentuali non sono tanto diverse per chi sceglie il weekend sulla neve: in questi casi la spesa scende a 403 euro per persona, la possibilità di praticare sport guida la valutazione della destinazione e l’alloggio preferito diventa l’abitazione di parenti ed amici. Naturalmente non manca chi deve rinunciare alle vacanze sulla neve per ragioni economiche: il 52,7% degli intervistati ha rinunciato sia a weekend che a settimana bianca a causa dell’aumento dei prezzi.

Vacanze in montagna: unico nemico il clima

Stiamo davvero assistendo ad una ripresa, a dispetto di condizioni non sempre favorevoli – spiega in una nota Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi –. Che ci sia un rialzo dei prezzi incontrollato e che si debba combattere contro l’inflazione non è un mistero per nessuno. Ma ciò non è stato sufficiente a scoraggiare gli italiani, che hanno messo in gioco i propri risparmi per fare una vacanza sulla neve, più o meno prolungata”.

L’unico nemico per il turismo invernale – conclude Bocca – resta il clima: abbiamo vissuto momenti drammatici in cui sugli Appennini non vi era traccia di neve ed anche sulle Alpi si è tremato. Su questo bisognerà lavorare. Le nostre montagne sono un autentico brand e la stagione invernale deve essere protetta a tutti i costi. Facciamo in modo che i problemi diventino opportunità: è fondamentale operare uno sforzo comune per vitalizzare ed implementare l’attrattività di questi luoghi con iniziative nuove e politiche mirate. Solo così non saremo più prigionieri delle condizioni del tempo”.

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ultimo aggiornamento: 23-03-2023


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