Nata in Eritrea nel 1992 e arrivata in Italia nel 2019, la giovane dottoressa si è laureata in Mediterranean Food Science and Technology all’Università di Palermo con il voto di 110 e lode.
Yodit Tewelde Habtay è la prima laureata grazie ai corridoi universitari. Nata in Eritrea nel 1992 e arrivata in Italia nel 2019 dall’Etiopia con lo status di rifugiata, Yodit si è laureata in Mediterranean Food Science and Technology al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo con il voto di 110 e lode. L’ateneo siciliano partecipa da quattro anni ai corridoi per giovani rifugiati.
Laureata con corridoi universitari: la storia di Yodit
Alla proclamazione della giovane dottoressa, che ha intenzione di continuare il dottorato a Palermo, non c’era suo padre, assente a causa di un visto non ottenuto nonostante gli sforzi della Caritas locale. Yodit ha partecipato al progetto UniCoRe (University Corridors for Refugees), i corridoi universitari per studentesse e studenti rifugiati promossi dall’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Appena il 5% di rifugiate e rifugiati in tutto il mondo ha accesso all’università, come segnala il rapporto Staying the Course: The Challenges Facing Refugee Education. UniCoRe vuole allargare l’accesso all’istruzione superiore, offrendo l’opportunità di ottenere visti, ingressi regolari e sicuri e borse di studio in Paesi terzi. Il progetto è nato nel 2019 e aderiscono 38 università italiane.
Dal 2021 ad oggi sono otto le studentesse e gli studenti che hanno vinto le borse di studio messe a bando dall’Università di Palermo: due per ogni anno di partecipazione al progetto UniCoRe. Yodit è la prima donna a laurearsi con il progetto dei corridoi umanitari universitari e la seconda in assoluto dopo Michael Kebedom Henok, originario dell’Eritrea e proclamato dottore magistrale in Management Engineering nel luglio del 2023.
Le candidate e i candidati vengono selezionati in base al merito accademico e alla motivazione. La borsa di studio oggi ammonta a 4.200 euro e permette di scegliere tra tredici differenti corsi di laurea magistrale in lingua inglese. Grazie ad un’ampia rete di partner locali, la borsa prevede tutto il supporto necessario per affrontare il piano di studi biennale e per favorire l’integrazione nella vita universitaria e l’inserimento nel tessuto sociale locale.
UniCoRe, università aperte per l’inclusione
“Se non avessi avuto questa preziosa opportunità avrei rischiato la vita provando ad attraversare in tutti i modi il Mar Mediterraneo con la speranza di scappare da una realtà in cui i diritti umani vengono calpestati ogni giorno”, racconta Yodit all’Ansa.
“Per tutti noi oggi è una giornata importante. Festeggiamo questa brillante studentessa ribadendo l’impegno che l’Università di Palermo svolge quotidianamente nel costruire un percorso di inclusione reale affinché vengano eliminati ostacoli economici e sociali che impediscono il diritto allo studio a ragazze e ragazzi meritevoli ma svantaggiati”, dichiara il prorettore vicario Enrico Napoli.
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ultimo aggiornamento: 26 Luglio 2024 13:40