Mai eletto parlamentare e mai iscritto ad un partito politico, Sabino Cassese è uno dei nomi per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Giurista e accademico di un certo spessore, Sabino Cassese è tra i probabili candidati a ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica Italiana dopo la fine del mandato di Sergio Mattarella. Non è mai stato eletto parlamentare e non ha mai sottoscritto una tessera di un partito politico: scopriamo la sua biografia, dedicata in gran parte alla carriera universitaria.

Chi è Sabino Cassese: la biografia

Classe 1935, Sabino Cassese nasce il 20 ottobre ad Atripalda, in provincia di Avellino. Allievo del Collegio Medico-Giuridico, oggi Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna, si è laurea con il massimo dei voti all’Università di Pisa, diplomandosi presso la Scuola Normale Superiore – Collegio giuridico nel 1956.

Dal 1958 al 1962, con il ruolo di consulente alla programmazione, lavora all’Eni di Enrico Mattei, mentre nel 1961 inizia la carriera da docente universitario a Urbino, sede distaccata della facoltà di Economia di Ancona. Di questo ateneo, tra l’altro, ricopre anche l’incarico di Preside, dal 1970 al 1974. Negli anni successivi insegna diritto pubblico dell’economia e diritto amministrativo in diverse facoltà nostrane e non, come: la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Roma, La Sapienza, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Institut d’Etudes Politiques de Paris e la New York University.

Nel 2004 Sabino Cassese fonda a Roma l’Istituto di Ricerche sulla pubblica amministrazione (IRPA), mentre nel mese di novembre del 2005 viene nominato giudice della Corte costituzionale. Nel corso della sua lunga carriera accademica, si è occupato di diverse riviste/pubblicazioni giuridiche, come la Sezione di diritto amministrativo nell’Enciclopedia del diritto, la collana Saggi di diritto amministrativo e il Dizionario di diritto pubblico. Attualmente, è direttore della Rivista trimestrale di diritto pubblico e del Giornale di diritto amministrativo, nonché membro del comitato di direzione scientifica del settimanale Il Riformista Economia ed editorialista del Corriere della Sera e Il Foglio.

La carriera in politica di Sabino Cassese

Presidente della Commissione di indagine del patrimonio immobiliare pubblico della Presidenza del Consiglio dei ministri dal 1985 al 1987, nel 1988 è passato alla presidenza della Commissione per la riforma delle partecipazioni statali del Ministero. Dal 1990 al 1992 è stata la volta della Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, mentre dal 1984 al 1990 e dal 1991 al 1993, è stato membro del Consiglio Superiore di statistica dell’Istituto centrale. Infine, per il Governo Ciampi (1992/1993), ha rivestito il ruolo di Ministro per la funzione pubblica.

In questi anni, Sabino Cassese ha ricoperto diversi incarichi in organismi sia pubblici che privati, come: membro del consiglio di amministrazione dell’Ufficio italiano dei Cambi (1987/1992), della Olivetti (1995/1996), di Autostrade S.p.A e delle Assicurazioni Generali S.p.A. (2000/2005), di Lottomatica S.p.A. (2004/2005) e presidente del Banco di Sicilia (2000/2005).

Sabino Cassese: la vita privata

Sabino Cassese è sposato da 58 anni con Rita Perez. Dalla loro unione sono nati due figli, Elisabetta e Matteo. La primogenita lavora in Banca d’Italia, mentre il secondo vive a Berlino e si occupa di comunicazione e produttività per imprese innovative. Il secondo pargolo ha lavorato per grandi nomi, come Poste Italiane, Warner Bros e Netflix.

Allieva di Massimo Severo Giannini, Rita Perez è dal 1986 professore ordinario di Contabilità pubblica presso la Facoltà di giurisprudenza di Perugia. Dal 1990, inoltre, insegna anche Istituzioni di diritto pubblico presso la Facoltà di scienze statistiche dell’Università di Roma La Sapienza

3 curiosità su Sabino Cassese

-Dal 1987 al 1991, Sabino Cassese è stato presidente dell’European Group of Public Administration, collaborando poi con l’OCSE alla riforma delle amministrazioni pubbliche dei Paesi dell’Europa centrale e orientale.

-È autore di diversi manuali giuridici, come: Governare gli italiani. Storia dello Stato (2014), Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale (2015), Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati? (2016), La democrazia e i suoi limiti (2017), La svolta. Dialoghi sulla politica che cambia (2019), Il buon governo. L’età dei doveri (2020).

-Durante la pandemia da Covid-19 si è scagliato più volte contro Giuseppe Conte, criticando i suoi troppi Dpcm: “Sarebbe stato meglio se il Governo avesse emanato decreti-legge da far convertire al Parlamento e poi, usare gli atti amministrativi, come il DPR“.

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ultimo aggiornamento: 27-01-2022


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